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ITALIAL'addio sui social a Gigi Proietti

02.11.20 - 09:05
Da Alessandro Gassmann a Rita Pavone, il cordoglio del mondo dello spettacolo
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Fonte Ats Ans
L'addio sui social a Gigi Proietti
Da Alessandro Gassmann a Rita Pavone, il cordoglio del mondo dello spettacolo

ROMA - Andarsene nel giorno dell'80esimo compleanno, «una mandrakata», scrive un utente su Twitter. La commozione per la scomparsa dell'attore invade i social e sono tantissimi a rendere omaggio al suo talento istrionico e totale, citando anche le battute e i personaggi più celebri dell'infinita galleria di ritratti consegnati alla storia dello spettacolo, dal Cavaliere nero al "whisky maschio senza raschio".

«È con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa, nel giorno dell'ottantesimo compleanno, di Gigi Proietti» si legge in una dichiarazione a firma del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. «Attore poliedrico e versatile, regista, organizzatore, doppiatore, maestro di generazioni di attori, erede naturale di Ettore Petrolini, era l'espressione genuina dello spirito romanesco. Alla grande cultura, alla capacità espressiva eccezionale, frutto di un intenso lavoro su se stesso, univa una simpatia travolgente e una bonomìa naturale, che ne avevano fatto il beniamino del pubblico di ogni età. Desidero ricordarlo anche come intellettuale lucido e appassionato, sempre attento e sensibile alle istanze delle fasce più deboli e al rinnovamento della società. Alla signora Sagitta, alle figlie Susanna e Carlotta, ai suoi collaboratori e ai tanti suoi allievi desidero far giungere il mio più profondo cordoglio, a nome della Repubblica, e sentimenti di vicinanza personale». 

«Con Gigi Proietti non se ne va solo uno dei volti più amati dal pubblico, ma anche uno straordinario protagonista della nostra cultura. Oggi ci lascia un genio dello spettacolo che ha saputo divertire e commuovere milioni di italiani. La sua scomparsa addolora tutto il Paese» ha twittato il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte.

«Ciao Maestro e amico. RIP», scrive Alessandro Gassmann postando una foto che lo ritrae in montagna accanto a Proietti. «Non poteva esserci risveglio peggiore. Oggi, nel giorno stesso del suo 80mo compleanno, ci ha lasciato per sempre Gigi Proietti», è l'addio di Rita Pavone, che ha «amato tantissimo il talento ma anche l'umanità di quest'uomo con cui ho avuto la grande gioia di lavorare. Addio Gigi. Ci mancherai tantissimo. RIP».

«Senza parole... Questa volta l'inchino a #gigiproietti lo facciamo tutti noi», scrive Fabio Fazio. «Grazie, grande #GigiProietti. Ogni donna e uomo dello spettacolo ti deve molto. Oltre il teatro, il tuo regno. Faro per i tantissimi giovani che ti amavano. Alzarsi in piedi e applaudire forte», è il saluto di Cesare Cremonini.

L'omaggio arriva anche dalla politica. «Andarsene nel giorno dei suoi 80 anni è l'ultimo colpo di teatro di un artista straordinario: addio a Gigi #Proietti», si legge in un tweet di Matteo Renzi. E Paolo Gentiloni: «#GigiProietti se n'è andato proprio oggi, giorno dei suoi 80 anni. Un maestro per il teatro italiano, un re di Roma».

«Nell'ebraismo si dice che i giusti nascono e muoiono nello stesso giorno. Addio a Gigi Proietti un gigante dello spettacolo, che con la sua bravura e ironia ha portato calore e sorrisi nelle nostre case». Lo scrive in un tweet Ruth Dureghello, Presidente della comunità ebraica romana. «Un pezzo di Roma che se ne va - aggiunge - Sia il suo ricordo di benedizione».

«Come Shakespeare, anche tu caro Gigi sei morto il giorno del tuo compleanno. È una pratica che viene lasciata agli uomini saggi. Il mio modesto ricordo è quello di una cena a casa di Arbore dove dicesti che ti stava simpatico l'orco delle fiabe. Addio e grazie di tutto». Così su Twitter il regista Giovanni Veronesi.

«Senza di lui la vita è più vuota, quante risate ci ha fatto fare, quante me ne ha fatte fare. Sono affranta, ci legava l'amicizia di una vita, ho avuto il privilegio di conoscerlo, lavorarci insieme, andare a cena insieme, ma so bene che questo non è solo un mio lutto ma di tutti gli italiani, tutti lo abbiamo amato, a tutti ha regalato risate. Ridere era proprio una sua missione», dice all'ANSA Stefania Sandrelli, sua partner storica nella popolare serie Rai "Il Maresciallo Rocca" ma anche al cinema.

«Eravamo insieme in "Brancaleone alle Crociate" di Monicelli, davvero una vita fa, era il 1970. Lì su quel set, mi faceva ammazzare dalle risate. Lui aveva due ruoli, in uno c'ero anche io Pattume e Streghetta ossia Tiburzia da Pellocce, poi quando faceva l'altro, lo stilita Colombino, io assistevo alle riprese mi sedevo sulla sedia vicino Monicelli e mi godevo quel cinema», ricorda la Sandrelli.

«Quello fu il nostro primo incontro professionale ma fuori del set ci siamo frequentati tanto. Aveva verso di me un senso di protezione. Si andava a cena insieme in tanti amici e giù a ridere. Avrò visto 20 volte a teatro "A me gli occhi please". So di aver avuto un privilegio grande». Aggiunge l'attrice che in Proietti aveva anche sostegno come lei stessa tiene a ricordare. «A volte non ci credo di aver fatto tanto percorso nel cinema, lui me lo voleva sempre ricordare, per questo con me è stato tanto speciale. Nel suo essere grande artista era una grande persona, attenta, sensibile, con sentimenti profondi, di una generosità incredibile come tanti miei colleghi possono testimoniare con me. Oggi che provo questo dolore non posso che dire 'grazie grande Gigi'».

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