Patty Jenkins invita il governo a sostenere i gestori delle sale: «Se chiudono, non sarà un processo reversibile»
LOS ANGELES - Andare al cinema potrebbe diventare un'attività in via di estinzione.
Lo ha dichiarato la regista Patty Jenkins, che ha visto rinviare per ben tre volte il suo nuovo film "Wonder Woman 1984". L'uscita nelle sale ora è prevista per il giorno di Natale, salvo ulteriori imprevisti legati all'evoluzione della pandemia di coronavirus. Il blockbuster, con protagonista Gal Gadot, avrebbe dovuto tentare l'assalto alla vetta del box office nel mese di giugno.
Jenkins non è la sola che ha visto rimandare l'atto conclusivo del proprio lavoro, ovvero lo sbarco al cinema. Lei, insieme a dozzine di colleghi, ha rivolto un appello alle autorità statunitensi affinché stanzino fondi che garantiscano la sopravvivenza delle sale. «Se chiudono, non sarà un processo reversibile» ha dichiarato all'agenzia stampa Reuters.
Una stima dell'associazione di categoria statunitense indica che il 69% dei cinema di dimensioni piccole e medie potrebbe essere costretto nei prossimi mesi a dichiarare bancarotta o chiudere definitivamente. «Potremmo perdere per sempre l'andare al cinema» ha aggiunto Jenkins, che ha escluso che "Wonder Woman 1984" possa approdare direttamente in streaming.