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ITALIAJ-Ax «non deve invecchiare, è come i Simpson»

23.08.20 - 15:30
Il musicista ricorda gli esordi, fa i conti con il tempo che passa e parla anche di Fedez
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J-Ax a ruota libera, tra pandemia, musica e compagni di percorso.
J-Ax a ruota libera, tra pandemia, musica e compagni di percorso.
J-Ax «non deve invecchiare, è come i Simpson»
Il musicista ricorda gli esordi, fa i conti con il tempo che passa e parla anche di Fedez

MILANO - Nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera J-Ax ha parlato a ruota libera di una moltitudine di argomenti.

Dal singolo sulla pandemia "Una voglia assurda" («Sapevo che il tema mi avrebbe svantaggiato ma volevo fissare questa cosa») all'eccessiva moderazione delle decisioni prese per combattere la propagazione del virus («Tu non mi puoi rivendicare il diritto di non metterti la mascherina perché io ti rivendico il diritto di non morire per colpa tua. Vivo a Milano, dove abbiamo pianto migliaia di morti, eppure la città è vuota: sono tutti in vacanza. Per questo dico che gli italiani sono dei bambini: preferiscono pensare che sia stato un brutto sogno e tornare alla vita di sempre»).

Il rapper ripensa agli esordi: «L’illuminazione è stata notare che il rap italiano di allora era molto serioso, parlava di politica perché sembrava l’unica cosa che lo potesse legittimare. Del resto, rispetto ai ghetti di New York, i problemi della nostra vita di quartiere sembravano niente. Però c’erano». La sua è una carriera lunga, «abbastanza da avermi fatto capire che è una ruota che gira. Molti cantanti quando passa il loro ciclo si scoraggiano, invece bisogna insistere. A un certo punto ho fatto il salto della staccionata e l’ho fatto con coscienza, realizzando che non puoi accontentare tutti. Prima mi accusavano di fare il finto ribelle per piacere a chi mi seguiva, adesso di fare il finto non ribelle per piacere a chi mi segue. In realtà sono diventato grande, sono una persona realizzata e ho deciso di diventare un artista pop anche se in me ci sarà sempre un’anima rap».

Non è vero che i ragazzini lo seguono, aggiunge: «È un falso mito: magari sono i figli di chi è cresciuto con la mia musica. Poi, certo, J-Ax è un po’ come se fosse un personaggio dei fumetti, non deve invecchiare, è come i Simpson. Ma la mia formula oggi è parecchio lontana da quello che è trendy, sono passate così tante epoche... non sono un vecchio ma sono un classico». Infine una battuta su Fedez, che per anni è stato il suo compagno di strada artistico: «Abbiamo fatto grande musica insieme, è stato un bellissimo momento ma le cose nella vita finiscono».

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