L'appello dell'attrice rimbalza su Time Magazine
LOS ANGELES - Angelina Jolie dalla parte dei bambini, le vittime 'silenziose' della pandemia da coronavirus: non sono loro a subire i danni diretti della malattia, ma la crisi svela definitivamente la vulnerabilità dei più piccoli nel mondo e le «crepe del sistema» per le quali - ammonisce l'attrice - è adesso il momento di indignarsi.
L'appello dell'attrice e inviata speciale per l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) questa volta rimbalza su Time Magazine, in una conversazione nell'ambito dello speciale sulla rivista su 100 leader nel mondo e la pandemia. Jolie non è nuova all'attenzione per i più piccoli, ma in questa circostanza ritiene vada sottolineata in particolare l'estrema condizione di debolezza in cui la società lascia i bambini, quelli che vivono le difficoltà maggiori, che non hanno accesso al cibo per esempio e per cui andare a scuola vuol dire anche poter ricevere un pasto completo. O quelli che subiscono abusi nell'ambiente domestico, ai quali la scuola offre un'opportunità di salvezza. Realtà che le restrizioni imposte nella lotta alla pandemia mettono definitivamente a nudo, svelando così un'importante lacuna nel modo in cui ancora oggi la società si prende cura dei bambini.
Jolie però non perde la speranza e si dice fiduciosa nell'umanità: «Non possiamo davvero permetterci di non avere speranza. Credo che quando la gente è consapevole e ha un percorso che indichi la strada su come aiutare e cosa fare, allora lo farà».