C'è un nuovo trio nostrano in circolazione, ed è decisamente da tenere d'occhio.
«La musica live in Ticino non ha più lo spolvero di un tempo? Siamo fiduciosi che le cose cambieranno».
LUGANO - Preoccupati per la salute dello scenario rock cantonale? Sapere che, in giro sui palchi del cantone c'è una giovane realtà come i 29 times vi farà senz'altro piacere.
Composto da Enea Tamburini, Chris Smith ed Elia Squartini il trio rock-blues ha da poco pubblicato il suo primo Ep titolato – appunto – “The Beginning”.
La band, che nasce dal trio del frontman e chitarrista Enea, si è creata in maniera naturale: «è un po' una valvola di sfogo della nostra voglia di creare qualcosa di personale... Da dove deriva il nome della band? 29 è la somma delle nostre date di nascita e times... beh, “twenty-nine times” suonava davvero bene!», scherzano i tre.
Come nasce questo “The Beginning”?
Volevamo che il nostro Ep d'esordio fosse un mix di generi e suoni che ci rappresentasse. È stata un'esplorazione in lungo e in largo nella quale non ci siamo posti limiti. Il nostro brano preferito è “Free Souls” (anime libere, ndr.) lo spirito e il testo rappresenta bene noi e la nostra storia. E poi è pure bello da suonare!
Oggi il rock-blues fra i giovani non è proprio il genere di punta, come mai avete scelto questa strada?
Perché è un genere che si presta a essere suonato in trio e poi perché raggruppa molti artisti che ci piacciono (e non solo a noi!). In generale abbiamo gusti musicali abbastanza differenti, ed è una cosa positiva: ci permette di viaggiare in diverse direzioni senza perderci di vista.
In Ticino i locali dove suonare sono sempre meno e la scena sembra un filino ferma, cosa ne pensate?
Purtroppo è proprio così. I locali, ma anche le manifestazioni, non puntano più sui concerti come una volta. Vuoi per i volumi ma anche per i gusti: oggi, per esempio, vanno molto trap e raggaeton. Tutta questione di mode. Noi però restiamo positivi, anche il rock suonato ritornerà, magari sotto nuove forme.