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STATI UNITIE se il binge-watching nel caso di "The Witcher" non fosse un gran bene?

06.01.20 - 07:00
La nuova serie fantasy di Netflix è un successo clamoroso, ma secondo alcuni avrebbe potuto esserlo ancora di più
Netflix
Henry Cavill è Geralt di Rivia
Henry Cavill è Geralt di Rivia
E se il binge-watching nel caso di "The Witcher" non fosse un gran bene?
La nuova serie fantasy di Netflix è un successo clamoroso, ma secondo alcuni avrebbe potuto esserlo ancora di più

LOS ANGELES - Su Netlfix è sempre stato così: tutto e subito, una stagione intera che si può consumare (tendendosi stretti divano e snack) anche in una sola giornata.

È stato così anche questo dicembre per la serie fantasy "The Witcher" cascata a fagiolo giusto prima delle feste. Le avventure dello "strigo" cacciatore di mostri Geralt e della sua amata-odiata strega Yennefer hanno fatto sfaceli, finendo fra le cose più guardate dell'anno malgrado l'uscita dicembrina. Ma basterà per far entrare la serie nel mito, come già fu per il precedente/concorrente "Trono di Spade"?

Secondo il portale americano The Verge, in questo senso la modalità "binge" di Netflix potrebbe, alla fine tarparle le ali. Da una parte è vero che avere tutto e subito è positivo per il consumatore che ormai si aspetta di poterlo fare. Dall'altra, però, le grandi serie contemporanee sono riuscite a far fruttare l'attesa fra un episodio e l'altro stuzzicando gli spettatori e creando una comunità di fan.

In questo senso la discussione che si fa nei tempi morti fra una puntata e l'altra «ha numerosi benefici», riporta The Verge, «un dialogo costante e focalizzato fra i fan riguardo all'ultimo episodio andato in onda così come la possibilità di processare e digerire gli eventi».

Puntando sulla strategia dell "all you can watch", Netflix: «sacrifica tutte queste cose a favore di corti lampi di popolarità, dopo i quali la gente se ne va, verso l'ultima novità».

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