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MELANONon chiamatelo "graffitaro"

18.01.19 - 06:15
Gionata Gesi alias Ozmo è uno dei più famosi street-artist italiani. Ed è sbarcato in Ticino con una mostra
Miami, 2014. "Lady Liberty and David"
fonte: www.ozmo.it
fonte: www.ozmo.it
Non chiamatelo "graffitaro"
Gionata Gesi alias Ozmo è uno dei più famosi street-artist italiani. Ed è sbarcato in Ticino con una mostra

MELANO - Uno dei presagi dell'avvento in Ticino di Gionata Gesi è un adesivo comparso sul casello autostradale di Como-Grandate verso novembre, proprio sotto una cassa automatica. Raffigura un sole con la scritta "Ozmo", il suo nome d'arte. A metà strada tra Milano e Melano – dove fino a febbraio espone alla galleria Artrust – è il segno che l'ex writer toscano ha ancora il vizio della trasgressione, oggi che è uno degli street-artist più famosi d'Italia. «Ogni tanto – ammette – mi capita ancora».

Però non vuoi essere chiamato "graffitaro".

È un’etichetta difficile da togliersi di dosso. C’è chi mi chiama ancora così, ma ormai ho 43 anni e non sono più un ragazzino con la bomboletta. Ho fatto mostre in tutto il mondo, sono vent’anni che dipingo a olio e acrilico, oltre che sui muri

San Sebastiano in boxer, la Madonna con gli occhiali da sole, il David rovesciato. Da Milano a New York, passando per Shanghai.

Mi piace rielaborare l’arte rinascimentale mischiandola con il pop e l’underground. Non credo nella street art, ma nell’arte e basta. Che parla ai ragazzini come agli intenditori

Un tuo murale in un centro sociale milanese è stato definito da Vittorio Sgarbi «la cappella Sistina della contemporaneità»

E questa è un’altra croce che vorrei togliermi di dosso

Sgarbi?

Sì. Fu lui a organizzare nel 2008 la prima grande mostra sulla street-art italiana, a Milano. C’ero anche io, ma fu solo un’operazione commerciale. Sgarbi ha trasformato tutto in m***da. Ha fatto più male che bene al nostro ambiente

Il mercato dell’arte è così cattivo? Ha fatto scalpore l’asta in cui è stata fatta a pezzi un’opera di Banksy, street-artist affermatissimo.

L’affermazione oggi è determinata quasi soltanto dalle quotazione alle aste. Dal denaro, e non dalla critica d’arte. Denaro che, tra l’altro, in Italia scarseggia, e gli artisti fanno la fame

Anche tu?

Fossi nato in Francia o in Inghilterra oggi sarei milionario come Banksy. Per la mia mostra più importante a Milano, al museo del Novecento, sai quanto mi hanno dato?

Quanto?

Cinquemila euro. In pratica un rimborso spese

In Ticino è meglio?

A Melano ho trovato ottima accoglienza e un gallerista serio, che accompagna la vendita con un lavoro culturale sulle opere. È raro

E i muri ticinesi?

Mi ha stupito vedere tanti graffiti. Una volta una conduttrice italiana mi chiese “ma come mai in Svizzera non si vedono certe cose?”. In realtà si sbagliava. Da voi ci sono molti lavori interessanti. Anche se il paesaggio rimane agreste e poco urbano. Ma è bello così

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