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ITALIAAuguri Jova! Il ragazzo fortunato compie 50 anni

27.09.16 - 06:00
Ma sarà lui, Jovanotti, a farci un regalo...
Auguri Jova! Il ragazzo fortunato compie 50 anni
Ma sarà lui, Jovanotti, a farci un regalo...

ROMA - Oggi, 27 settembre 2016, Jovanotti, al secolo Lorenzo Cherubini, spegne cinquanta candeline. «Assurdo, eh? Anche pensando al nome d’arte che mi sono scelto. Non prevedeva un cinquantenne…», dice, ridendo, nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Spensierato sempre, quanto sensibile e puntuale. Cinque decenni, di cui tre vissuti sui palchi del mondo da vero protagonista, dove con sé porta il suo impegno politico e sociale, le sue emozioni, le sue riflessioni, la sua vita. Emozioni e riflessioni che, verso dopo verso, guardando anche solo per un istante dentro di noi, alla fine,  scopriamo nostre.

Dall'hip-hop primordiale, passando per il jazz e la musica etnica. Dalle mise da ragazzino fino a gli abiti di scena futuristici e super-design. Dai club fino agli stadi. Il viaggio di Jovanotti è sempre stato nel segno della ricerca, della contaminazione e della curiosità a 360 gradi. Lorenzo poi, non dimentichiamolo, ha anche delle grandi orecchie e, anche se non è musicista “laureato” sa ascoltare bene. Tutte caratteristiche, queste, che ne fanno un grande come pochi altri sulla scena italiana. 

Tutto inizia negli anni Ottanta: Jova si prodigava dietro alla consolle, prima nelle discoteche romane e poi tra le mura delle radio milanesi. Qualcuno lo nota, “un certo” Claudio Cecchetto, e d’un tratto, per la prima volta, lo porta davanti alle telecamere di Deejay Television.

Poco dopo Jova entra in studio, con la spensieratezza dei suoi ventidue anni: nel 1988 esce il suo primo album, “Jovanotti For President” e poi, a raffica,  “La mia moto” (1989) e “Giovani Jovanotti” (1990).

Il 1991 segna la svolta. La maturità preme e Jova vuole dire la sua. L’impegno politico e sociale, infatti, nei solchi di “Una tribù che balla” incomincia a farsi sentire e andrà a nutrire ogni sua produzione successiva: iniziando da “Lorenzo 1992”, album che - già dal titolo - documenta l’inizio di una nuova fase artistica.

Lorenzo così prosegue dritto, senza mai cambiare rotta, schierandosi sempre in prima linea in favore dei più deboli, nei versi e nelle strofe, ma anche sul terreno, con Emergency, accanto a Gino Strada, e con Amnesty International.

Intanto, si fa “amare” anche dalla Signora della Beat Generation, Fernanda Pivano, che nella prefazione de “Il grande boh!” (il libro di Jovanotti pubblicato da Feltrinelli nel 1998, ndr), scrisse: «Sono pagine bellissime. C’è tutta l’ingenuità, il sogno di purezza e il ritorno a valori antichi... Lorenzo ha Kerouac sotto la pelle…».

Disco dopo disco, il tempo passa e l’eterno “ragazzo fortunato” oggi spegne cinquanta candeline. Ma sarà lui a farci un regalo: sulla sua JovaTV, infatti, da questo 27 settembre troveremo lo streaming gratuito di “Lorenzo nei Palasport 2015/2016”.

 

 Dagli stadi...

... fino a situazioni più intime, come in questo bellissimo concerto in un negozio di biciclette per il South by Southwest di Austin nel 2013.

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