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LOCARNOA 92 anni Roger Corman svela i trucchi del cinema

09.08.16 - 16:29
Produttore e attore, ha scoperto Robert De Niro, Jack Nicholson, Sylvester Stallone. E a Locarno, parlando col pubblico, ha spiegato il segreto del successo per un film
Foto Festival del Film Locarno / Sailas Vanetti
A 92 anni Roger Corman svela i trucchi del cinema
Produttore e attore, ha scoperto Robert De Niro, Jack Nicholson, Sylvester Stallone. E a Locarno, parlando col pubblico, ha spiegato il segreto del successo per un film

LOCARNO - Forse ciò che manca oggi al cinema che da un po' di tempo sta perdendo colpi in sala e soprattutto molti spettatori, è l’idea di "fare cinema" che aveva Roger Corman. Perchè Corman sapeva come far funzionare il congegno produttivo e farlo rendere al massimo delle proprie potenzialità.

«Girammo "La piccola bottega degli orrori" in due giorni» ha detto oggi all’incontro col pubblico del Festival del Film al Forum. «Si lavorava ininterrottamente e lo spirito doveva essere quello del divertimento, altrimenti non ce l’avremmo fatta».

Corman quest’anno è ospite d’onore della Filmmakers Academy, progetto che ogni anno riunisce da ogni parte del mondo aspiranti autori, critici e produttori che hanno voglia di conoscere da vicino «i trucchi del mestiere». E Roger Corman di trucchi ne conosce molti: «Quel film lo abbiamo girato in breve tempo anche perché avevamo affittato uno studio che era già pronto per un altro film».

Corman sapeva che film fare e soprattutto cosa desiderava il pubblico, elemento che forse molti produttori di oggi sottovalutano o addirittura non riescono ad individuare. «Devi dare voce all’immaginazione del pubblico, scatenare le sue reazioni emotive» dichiara con la sua voce forte e decisa il 92enne produttore, considerato oggi l’icona del cinema popolare. Corman ha scovato attori e registi che poi hanno scritto decenni di grande cinema come De Niro, Jack Nicholson, Sylvester Stallone. «Avevo preso dei filmati russi sui quali dovevo fare diversi tagli per via della censura americana. Chiesi di farmi aiutare dalla scuola di cinema e mi mandarono il giovane Coppola».

Fu lui ad aprire la strada alla distribuzione di film europei in America: «Uno dei primi esempi fu il film di Bergman, "Sussurri e grida", che non era ben distribuito negli USA. Io trovai un modo per noleggiarlo a tante sale e così raggiunse risultati incredibili». Negli anni Ottanta decide di rallentare: «Ero arrivato al punto in cui calcolavo ogni istante della mia vita, lavoravo in parallelo su due o più film, e la sera mi mettevo a letto pensando che avrei dovuto dormire di fretta. Pazzesco!»

Qual è il "trucco" più importante in questo mestiere? «Pianificare in maniera dettagliata, pensare di avere ancora meno tempo di quanto ne hai realmente, almeno all’inizio. E poi chiamate gli amici e fatevi dare una mano, spesso non costano niente».

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