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Dal Serfontana a tutta Europa, la canzone natalizia (estiva) di Alice Mondìa

CANTONEDal Serfontana a tutta Europa, la canzone natalizia (estiva) di Alice Mondìa

22.12.21 - 06:15
È disponibile il singolo "Christmas Tree" dell'artista ticinese, che l'ha realizzata...in piena estate!
Gianni Lo Giudice (Parentesi Agency)
Dal Serfontana a tutta Europa, la canzone natalizia (estiva) di Alice Mondìa
È disponibile il singolo "Christmas Tree" dell'artista ticinese, che l'ha realizzata...in piena estate!

LUGANO - Un momento di gioia e spensieratezza, nonostante un altro Natale pieno d’incertezze.

È quanto ci offre la cantante ticinese Alice Mondìa con il suo ultimo singolo “Christmas Tree (Stand by me)”, distribuito da Universal Music in tutta Europa dal 17 dicembre.

In vista del nuovo album in uscita nel 2022, abbiamo fatto due chiacchiere con Alice per parlare della sua canzone di Natale...scritta in estate.

Come mai hai deciso di fare una canzone natalizia?
«Sono anni che ho quest'idea in testa, di realizzare un progetto relativo alle feste natalizie, ma non avevo mai trovato nessuno che mi appoggiasse veramente l'idea. Quest'estate però, parlando con il mio amico e produttore Vincenzo Giacalone - tra l'altro proprio in estate - ci siamo detti "Proviamo, dai"! e dopo diverse prove siamo arrivati a "Christmas Tree (Stand by me)", che è nata quasi spontaneamente, ed è come la volevamo: allegra, solare, come un regalo in piena estate».

Come è stato comporre una canzone di Natale in piena estate?
«Veramente strano (ride, ndr.), finché ci chiudevamo in studio ed eravamo concentrati sul computer, sulle prove, e sulle registrazioni ci sembrava davvero fosse inverno. Poi quando ci fermavamo e spegnevamo il condizionatore dicevamo "Oh, fa veramente caldo fuori".»

La si può definire anche una canzone d’amore? 
«Sì, alla fine il Natale è il momento in cui ci si dedica agli affetti. Ognuno torna un po' a casa, si ha voglia di rivedere le persone che non si ha la fortuna di vedere durante l’anno e di spendere con loro quei momenti preziosi. Quindi diciamo che la nota un po’ sentimentale ci sta, ma è pensata per tutti gli affetti. La cosa importante è - come dice il ritornello - di stare uno di fronte all'altro».

Come mai la scelta dell’inglese?
«Perché i brani che compongono il mio album (in pronta uscita sempre con Universal) sono stati scritti in inglese, e volevo rimanere coerente con il progetto. L'album è in inglese poiché dopo tanti anni in cui mi sono esibita in Italia e in italiano volevo prendere una direzione più mia, d'altronde le mie influenze musicali sono principalmente anglosassoni, e poi farla in inglese vuol dire sposare il nostro multilinguismo elvetico, e non andare ad escludere nessuno».

Com'è andata con il video musicale?
«L’abbiamo improvvisato in due giorni (ride, ndr.) Sebbene avessimo scritto il brano da tempo, l'uscita - anche per via del fatto che ce lo distribuisse Universal - è stata più improvvisa, abbiamo dovuto correre un po'. Fortunatamente mi ha aiutata il mio fotografo e compagno di avventure (Gianni Lo Giudice di Parentesi Agency), e abbiamo avuto la possibilità di girarlo dentro il Serfontana, dove c'è questo bellissimo parco natalizio con il trenino e i pupazzi. Con l'effetto video devo dire che sembra davvero che io sia in un mondo delle favole, fantastico. Che poi l'abbiamo girato prima dell'apertura del centro, quindi mi sono alzata alle quattro di mattina per essere sul set pronta alle sei per le riprese. Nonostante tutto comunque non sentivo la stanchezza, era sovrastata da emozione ed entusiasmo».

Hai già avuto dei feedback?
«Vorrei ringraziare tutti i fan per l’enorme entusiasmo, il brano è uscito da pochi giorni e ho ricevuto dei messaggi bellissimi. Devo dire che sebbene sia distribuita in tutta Europa e io abbia ricevuto bei feedback anche dall'estero, i fan di casa sono sempre i fan di casa (ride, ndr)».

Come hai passato il periodo della pandemia?
«Penso un po’ come tutti, nel senso che è stato un periodo emotivamente molto forte. Ho voluto magari vedere anche delle cose buone, per contrastare il tanto male che c'è stato, con la sofferenza, la perdita di cari e l'umanità che si è disunita. La cosa che il lockdown ci ha regalato è del tempo, ho potuto fare delle cose che durante la frenesia di tutti i giorni non si riesce più a fare; leggere un libro, cucinare. Vivendo da sola è stato impegnativo, però è stato bello - seppur strano - poter almeno fare le videochiamate in famiglia, con i cari, con il mio compagno che era lontano. Perlomeno ero in buona compagnia: i miei due cagnolini».

Il Covid ha fermato anche alcuni tuoi progetti musicali? 
«Sì, avevo in programma sia l'uscita di un secondo singolo sia dell'intero album "Shards of Glass", ma è tutto stato rimandato al 2022. "Christmas Tree" è stato un bel modo di tornare in pista, musicalmente parlando».

L'album è in arrivo, invece concerti e live non si possono ancora pianificare?
«Esatto, ma speriamo si possa presto tornare alla spensieratezza di prima, senza dimenticarci quello che ci ha insegnato tutto questo. Infatti "Christmas Tree" è un brano leggero, proprio perché volevo sottolineare e portare un po' di spensieratezza e leggerezza, concetti che ci siamo un po' dimenticati in questo periodo».

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