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BELLINZONADeddy è pronto per Castelgrande: «È veramente un luogo magico»

21.07.21 - 06:30
Il giovanissimo artista italiano si è preparato scrupolosamente per il concerto acustico di Castle On Air
CASTLE ON AIR
Abbiamo intervistato Deddy in previsione del suo concerto a Castle On Air.
Abbiamo intervistato Deddy in previsione del suo concerto a Castle On Air.
Deddy è pronto per Castelgrande: «È veramente un luogo magico»
Il giovanissimo artista italiano si è preparato scrupolosamente per il concerto acustico di Castle On Air

BELLINZONA - Deddy sarà uno dei protagonisti dell'edizione 2021 di Castle On Air. Il giovanissimo artista italiano si esibirà venerdì 23 luglio a Castelgrande, nel corso di un concerto che prevede, oltre alla sua esibizione, anche quella di Ernia.

Deddy, nome d'arte di Dennis Rizzi, 20 anni, è stato lanciato da Amici 20 e ora con il suo "Il Cielo Contromano" sta scalando le classifiche. Lo abbiamo raggiunto al telefono per farci raccontare come sta vivendo "La prima estate" (per citare uno dei suoi brani di maggior successo) da professionista del mondo della musica.

Dennis, hai debuttato davanti a un grande pubblico a Battiti Live e hai avuto un'accoglienza decisamente calorosa: cosa hai provato?
«Inizialmente sono rimasto un po' spaesato: era la prima volta in cui cantavo fuori dal contesto di Amici e c'era un pubblico che non era necessariamente lì per sentire noi ragazzi del talent. Erano persone che, magari, erano lì per ascoltare il proprio artista preferito. All'inizio sono rimasto un pochettino spiazzato ma poi, devo dire, sono stati molto calorosi. Hanno cantato insieme a me ed è stata una cosa bellissima».

Bilancio positivo, quindi?
«Molto».

Sui social (vedi post sotto) ho visto che ti stai preparando scrupolosamente per Castle On Air. Ti senti pronto?
«Assolutamente sì. Ho lavorato e stiamo lavorando molto, anche con i miei musicisti». 

Come ci si approccia a un'esibizione acustica, come sarà quella di Bellinzona?
«Io credo che l'emozione e la voce si accompagnino allo strumento che si ha a disposizione. In un set acustico tutto rimane più lieve, intimo».

È più importante per te un'esibizione tecnicamente perfetta oppure che le tue emozioni vengano catturate dal pubblico?
«Ho imparato che è molto importante fissare in immagini ciò che si canta. In questo modo si può aprire il proprio mondo all'ascoltatore. Trovando queste immagini, il pubblico può accedervi insieme a te. Credo quindi che sia preferibile una leggera imprecisione, se è motivata da una forte sensazione. Se sto cantando qualcosa che mi tocca nel profondo e mi si spezza per un istante la voce... Non è un errore, è un'emozione che si materializza».

A questo proposito, c'è una canzone di "Il Cielo Contromano" che mi ha colpito particolarmente, ed è "Buonanotte". Si ha l'impressione che qui tu ti sia messo a nudo...
«Decisamente sì. L'ho scritta nella casetta di Amici e racconta come i miei problemi e le paure ci siano ancora, nonostante il raggiungimento di ciò che avevo sempre sognato. Una sera mi sono messo a comporre al pianoforte ed è uscita "Buonanotte". Per me è stato un vero sfogo».

Sempre parlando di Amici: la scuola vi prepara in qualche modo alla pressione che grava su di voi una volta usciti?
«Alla fine, avendo tutto quanto "in casa", non ti prepari più di tanto a quello che ti aspetta fuori. Ma spesso e volentieri ti mettono in guardia sugli ostacoli futuri».

Tu e Sangiovanni siete le rivelazioni dell'ultima edizione di Amici e il presente (se non il futuro) della musica italiana: che rapporto c'è tra di voi?
«Credo ci sia veramente un bel rapporto tra di noi. Anche se all'inizio c'era un po' di diffidenza, con il tempo io e lui abbiamo legato tanto, tanto, tanto. Ci sentiamo spesso, ascoltiamo i brani del nuovo disco dell'altro... La verità è che io, per quanto mi riguarda, non ho mai sentito (nemmeno durante il programma) di essere in competizione con lui, essendo i nostri mondi musicali così diversi».

Come va con il pianoforte che ti ha regalato una fan?
«Il pianoforte va molto bene (ride, ndr). Me l'ha regalato la signora Grazia: la sento spesso e verrà ad ascoltarmi al mio primo concerto a Roma. Il suo è stato un gesto decisamente carino».

Meno simpatico è il tale che si spaccia per te su WhatsApp: cosa hai provato quando lo hai saputo?
«Tantissima rabbia. Spesso succede che qualcuno finga di essere me, ma quasi sempre lo si capisce subito. Ma nel momento in cui una persona scrive su WhatsApp con la mia immagine di profilo e il mio nome... Può essere che ci sia un ragazzo o una ragazza che ci casca, e non va bene. Al di là della mia immagine, il problema principale è quello che possono provare i miei fan. Vorrei tanto sapere chi è questa persona, per poi denunciarla».

Domanda sul futuro: l'anno prossimo ci sarà l'Eurovision Song Contest in Italia. Parteciparvi sarebbe chiaramente un'occasione unica, che richiede ovviamente vincere il Festival di Sanremo. Tu e il tuo entourage ci state già pensando?
«No, non ci sto pensando. Credo che ogni cosa abbia il suo tempo. Vorrei creare una struttura forte insieme alla mia fanbase e a tutte le persone che mi seguono, prima di partecipare a Sanremo. Non voglio bruciare le tappe, sinceramente».

Hai già avuto modo in passato di venire in Ticino?
«No, mai. Diciamo che sono uscito davvero poco dall'Italia, prima di oggi. Ma ho cercato su Internet la location del concerto e ho visto che è veramente un luogo magico».

 
 
 
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