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STATI UNITILa notte degli Emmy ai tempi del coronavirus

19.09.20 - 19:59
La cerimonia andrà in scena domani. E si annuncia molto diversa da come la ricordiamo
keystone-sda.ch
Fonte ATS ANS
La notte degli Emmy ai tempi del coronavirus
La cerimonia andrà in scena domani. E si annuncia molto diversa da come la ricordiamo

LOS ANGELES - Attualissime distopie come "Watchmen" e "Il Racconto dell'Ancella" che evocano le tensioni politiche dei nostri giorni ma anche show all'insegna della leggerezza come "Schitt's Creek" e "Marvelous Mrs. Meisel". Niente tappeto rosso, niente teatro gremito, forse neanche abiti da sera veramente speciali: per colpa del Coronavirus la notte degli Emmy, in onda domani in prima serata sulla rete tv ABC, sarà diversa dalle passate edizioni nel formato, ma questo non significa che i premi non saranno meno rilevanti.

Con il sipario calato sui grandi favoriti delle passate edizioni come "Trono di Spade", "Veep" e "Fleabag", domina la gara Netflix con 160 candidature ma Apple TV e Disney + arrivano all'appuntamento con la loro dose di nomination rispettivamente per le serie "Morning Show" e "The Mandalorian", a conferma di un panorama televisivo sempre più affollato.

Per la 72esima edizione potevano concorrere produzioni realizzate tra giugno 2019 e lo scorso maggio, finite dunque prima dello scoppio della pandemia. Ma a far da cornice alla serata degli Oscar per la televisione non sarà soltanto la sfida sanitaria che ha tenuto in lockdown e davanti al piccolo schermo miliardi di persone: questa edizione arriva all'insegna delle manifestazioni Black Lives Matter: ed ecco dunque l'importanza di show come "Watchmen" (Regina King protagonista) di HBO basato su un fumetto DC Comics ambientato a Tulsa in Oklahoma sotto una presidenza Robert Redford minacciata dai suprematisti bianchi.

La miniserie ha stabilito il record dell'edizione 2020 con 26 nomination, seguito dalle venti di "The Marvelous Mrs. Maisel", "Ozark" e "Succession" (18 alla pari) e le 15 di "The Mandalorian". Strappando il primato a HBO, che l'aveva mantenuto 19 volte su venti in passato, e che stavolta è arrivato secondo con 107 candidature, Netflix promette di fare piazza pulita avendo conquistato piazzamenti in dieci delle undici categorie.

Tra le "prime volte", l'irriverente show di Hulu "Ramy" con Ramy Youssef ha ottenuto la prima nomination per una sitcom musulmano-americana. Tanti i grandi ritorni, tra cui le favorite della vigilia Olivia Coleman per "The Crown", le due rivali di "Killing Eve", Sandra Oh e Jodie Comer, e Rachel Brosnahan di "Mrs. Meisel" di Amazon. Candidata anche Cate Blanchett per la parte della ultra conservatrice Phillys Schlafly nella serie originale di Hulu "Mrs. America".

Tra gli show in lizza ci sono due miniserie "non": "Unbelievable", non credibile, su un vero fatto di cronaca, e "Unorthodox", non ortodossa, la cui protagonista Shina Haas è candidata come migliore attrice in una serie limitata. La storia di una ragazza hassidica di Brooklyn che dopo un anno di matrimonio combinato decide di scappare a Berlino e rifarsi una nuova vita è la seconda di Netflix quasi interamente recitata in yiddish dopo "Shtisel".

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