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CANTONE / NEPALUn ponte tra il Ticino e il Nepal con le rime di Weiss

27.04.20 - 06:00
Il rapper ticinese ha fatto partire una raccolta fondi in aiuto alle persone disabili di Kathmandu
foto@mib23
Un ponte tra il Ticino e il Nepal con le rime di Weiss
Il rapper ticinese ha fatto partire una raccolta fondi in aiuto alle persone disabili di Kathmandu

CASLANO / KATHMANDU - «Stiamo soffrendo molto a causa del blocco completo dovuto al Covid-19. Il Nepal dipende totalmente da India e Cina per beni essenziali come cibo o carburanti. Ora tutte le frontiere sono chiuse, e a causa di questa situazione i beni di prima necessità stanno diventando sempre più costosi».

È il commento di Amrit Tiwari, il Responsabile del centro IAC (Centro di Capacità Infinite) di Kathmandu, un'organizzazione locale di consulenti e volontari che operano nelle zone rurali del Nepal, dove i servizi pubblici e il supporto alla popolazione, in particolare ai soggetti più vulnerabili, sono inesistenti.

L'allarme ci arriva da Sandro Weishaupt, in arte Weiss, rapper ticinese che ha iniziato una raccolta fondi "Help Nepal Covid19" in sostegno all'IAC per affrontare l'emergenza coronavirus. L'obbiettivo è quello di realizzare una scuola/rifugio per persone disabili. L'artista é inoltre già impegnato, da piú di un anno, nella raccolta di fondi per la ricostruzione di una scuola di monaci buddisti, usando il ricavato delle vendite del suo EP "Impermanenza".

Ciao Weiss, hai fatto partire una raccolta fondi, ce ne parli?

Esatto, io e un mio amico abbiamo fatto partire una raccolta fondi per la situazione Covid-19 in Nepal. Questo perché non tutti vivono la quarantena tranquilli a casa con le proprie comodità. Da parte nostra è solo un piccolo contributo, ma per loro è un dono immenso. I fondi vanno all’associazione IAC che si occupa di ragazze e ragazzi disabili a Kathmandu.

Quindi hai una connessione profonda con il Nepal?

Diciamo che è un posto speciale dove si fondono diversi modi di pensare, e che per tanto tempo ha dato sostegno ai rifugiati tibetani. Consiglio a chiunque di fare visita a questo piccolo angolo del pianeta per poter cambiare ottica e scoprire nuovi punti di vista. Seguo inoltre un progetto scolastico presso una scuola di monaci buddisti a Pharping. Il ricavato della vendita del mio Ep va alla ricostruzioni delle loro classi.

Parlando di musica, con l'EP "Impermanenza" ci permetti di effettuare un profondo viaggio introspettivo nella storia del Tibet e del buddismo. Le emozioni che trasmetti sono forti, sei spinto più dall'amore o dalla rabbia?

Diciamo che il mio essere è molto spinto dalla rabbia a causa dell’incomprensione, rimango sempre allibito da come l’essere umano possa essere così spietato e indifferente. Ma è questo il succo della vita, siamo ying e yang, per questo sono spinto così fortemente dalla rabbia, come mi spinge anche l’amore. Come ho scritto in un mio blog: cerco di essere la persona che vorrei incontrare, per questo, nonostante la rabbia, il mio scopo è quello di trasmettere amore.

Percorrendo i vari brani si delinea una chiara denuncia alla società moderna, ma anche a noi tutti, in generale: «Stando zitto addirittura la fomenti» (si parla della prepotenza perpetrata sugli innocenti), da "Il pugno giallo". Dovremmo fare tutti qualcosa in più, nel nostro piccolo?

Assolutamente sì, al giorno d’oggi dilaga il pensiero che come piccolo umano non puoi cambiare il mondo. Io non sono d’accordo, con un semplice sorriso puoi capovolgere la giornata negativa di una persona, rendendola positiva. Ci siamo scordati di essere dei creatori e che influenziamo il nostro ambiente. Una frase ideale per me è la seguente: è dalle piccole cose che partono quelle grandi.

Sei l'impersonificazione del "Rap da denuncia", uno stile che ha caratterizzato la nascita del genere e che negli ultimi decenni è sempre meno presente nel panorama Hip-Hop italiano. È un'etichetta che ti assegneresti?

Diciamo che per me la musica deve trasmettere un concetto. Essendo che ho iniziato per sfogo, a causa di una situazione che non riuscivo più a sostenere, inizialmente ho sempre cantato quello che vedevo e sentivo. Quindi in un certo senso potrei vedermi all'interno di quest'etichetta, però, essendo un’artista non posso circoscrivermi a fare sempre la stessa cosa, sento il bisogno di sperimentare nuovi stili. Poi non si può sempre parlare negativamente, se no si continua ad attrarre il buio dentro se stessi.

Nell'EP passi da tonalità toccanti (come in "Immagina") a brani più sarcastici (come in "Dalai Lagna") e più arrabbiati ("Il pugno giallo"), tre stili diversi per trasmettere un messaggio importante, ma in quale identifichi maggiormente la tua personalità?

Principalmente con "Immagina", semplicemente perché sono un sognatore. Ma non avendo un solo sentimento mi immedesimo dentro ogni brano. Per esempio: "Dalai lagna" è la mia parte che vuole ridere e vedere il lato comico della vita. "Il Pugno giallo" mostra il mio lato di non comprensione dell’essere umano. "5000 metri" porta alla luce la parte storica e analitica, mentre "Spirito e anima" il mio legame spirituale.

Per il futuro hai dei nuovi pezzi in cantiere? Puoi darci qualche anticipazione?

Si, prima della pandemia stavo entrando nella fase conclusiva del mio primo album. Il nuovo lavoro non sarà tematico come "Impermanenza", ma sarà Weiss che racconta Sandro. All’interno ci saranno delle collaborazioni con: No One, Penza, Eleonora, e Dizz, che sono amici musicali di vecchia data. Saranno 11 canzoni in totale, che passeranno un po' tutti i generi: melodico, hardcore, critico, introspettivo fino al commerciale.

Come possiamo restare aggiornati su quello che fai?

Sul mio sito internet potete trovare ogni aggiornamento delle nostre raccolte fondi (MDBLC, IAC, Help Nepal covid-19) e come sostenerle. Inoltre potete trovare anche il mio blog, che viene aggiornato ogni fine settimana, degli album fotografici e ovviamente i videoclip realizzati. 

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