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L’attrice ha svelato un inedito retroscena della sua carriera: «Era troppo grosso, avrei rovinato il film»
ROMA - Lanciata da Massimo Troisi, che la volle per il suo ultimo film “Il Postino”, Maria Grazia Cucinotta ha poi avuto una carriera di rango internazionale, misurandosi più volte con il cinema di Hollywood. L’attrice siciliana ha lavorato in diversi film “made in Usa”, ma ha anche rifiutato alcune proposte: tra i no più importanti della sua carriera, quello all’offerta di recitare ne “L’avvocato del diavolo”, thriller che l’avrebbe vista accanto a due mostri sacri del cinema hollywoodiano come Al Pacino e Keanu Reeves.
«Ero tentata, un film con Al Pacino e Keanu Reeves, no, dico, Keanu Reeves, che quando lo vedi ammutolisci. Pensavo: e quando mi ricapita?», ha confessato l’attrice al Corriere della Sera. In un secondo momento, però, la Cucinotta decise di rifiutare a causa di una sua caratteristica fisica.
«Nel copione c’era da spogliarsi continuamente e io con questo seno gigante mi sarei sentita a disagio e avrei rovinato tutto», ha raccontato l’attrice. Divertente, invece, il retroscena legato a Giulio Violati, l’imprenditore e produttore che è poi divenuto suo marito.
«Lo conobbi la sera di Capodanno, festa che detesto, a casa di Massimo Santoro, il figlio di Arnaldo, mio caro amico - ha spiegato la Cucinotta -. Esordì con delle battutine infelici sul mestiere di attrice, cercava di fare il simpatico, lo mandai subito al diavolo. Due giorni dopo mi arrivò una telefonata: ‘Sei libera il 7 ottobre?’. Non lo avevo riconosciuto, credevo fosse una proposta di lavoro. ‘Perché se sei libera, allora ci sposiamo’. Ho riattaccato».
Poi, però, il pressing di Violati ha avuto successo: i due stanno insieme da 27 anni.
