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REGNO UNITOZayn Malik contro gli One Direction: «Non potevo nemmeno farmi crescere la barba»

21.03.16 - 18:37
Il cantante ha rivelato come, durante i 5 anni con la boyband britannica, le regole sul look fossero molto rigide
Foto Bang ShowBiz
Zayn Malik contro gli One Direction: «Non potevo nemmeno farmi crescere la barba»
Il cantante ha rivelato come, durante i 5 anni con la boyband britannica, le regole sul look fossero molto rigide

LONDRA - Zayn Malik rivela come, durante i cinque anni con gli One Direction, gli fosse stato imposto il divieto di farsi crescere la barba o tingersi i capelli.

Il cantante 23enne - lanciatosi in una carriera da solista, dopo l'addio alla boyband britannica, avvenuto nel marzo del 2014 - ha nuovamente ammesso come si sentisse troppo ribelle, per continuare a far parte del gruppo, per cui i produttori e i manager esigevano un'immagine fresca e pulita pur di piacere alle teenager.

Intervistato dal magazine Complex, Malik ha dichiarato: «C'erano alcune restrizioni su come dovevamo andare in giro e sull'aspetto che un vero teenager doveva assumere. Non mi veniva concesso di farmi crescere la barba. Quando sono cresciuto un po', mi sono ribellato e ho deciso di tenerla lo stesso. Questo perché sembravo il più anziano della band. Adesso invece sono libero. Posso tenere la barba, tingermi i capelli. Cose che mi venivano vietate quando ero nella band».

Ad aver spinto Zayn a dire addio agli One Direction è stata però principalmente una mancanza di «autenticità».

«Non mi sentivo me stesso, e questo è stato il fattore principale per cui ho deciso di lasciare. Negavo l'autenticità della mia persona, di chi ero veramente, di cosa mi piaceva della musica e del perché avessi scelto di entrare a far parte di questo mondo. Il problema era quello e, per risolverlo, dovevo andarmene».

A passare per un "ingrato", però, Zayn non ci sta: «Nessuno può dire che mi sia comportato da ingrato, anche se molte persone hanno dato questa interpretazione quando ho detto che nella band mi sentivo frustrato. Io parlo per la mia esperienza. Adesso, con la mia musica, riesco ad esprimere me stesso e quella tensione creativa è andata».

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