Parte domani il nuovo festival cinematografico ticinese, che ha richiamato a Chiasso 35 produzioni provenienti da tutto il mondo
CHIASSO - Da domani fino a sabato il mondo del cinema ticinese si arricchisce di una nuova realtà: la Sala Cine Excelsior ospiterà la prima edizione del Momòhill Film Fair (Switzerland).
Il festival cinematografico indipendente vede Markus Otz alla presidenza e Marco Capodieci nella veste di direttore artistico. Ci ha spiegato Otz: «L’idea nasce dall’esperienza e dalle emozioni vissute nei vari festival cinematografici europei e statunitensi ai quali abbiamo potuto partecipare con il cortometraggio “Alone” nel 2018 (4 premi e 21 nomination) e ora nel 2019 con “La leggenda dello stambecco bianco”, attualmente vincitore di 3 premi, di 9 nomination e in lizza a fine mese anche all'East Europe International Film Festival di Varsavia. La volontà espressa nel 2015 di proporre produzioni cinematografiche realizzate partendo da Chiasso è sfociata in questo viaggio oltre ogni confine e difficilmente ipotizzabile a priori. Tutto questo, però, ci ha portato a voler condividere questa sensazione ben oltre la sola realizzazione di una singola produzione».
Cosa distingue il Momòhill Film Fair da altre kermesse simili? Ancora il suo presidente: «Di base parliamo di un festival indipendente che pone la sua peculiarità nella scelta di produzioni con storie importanti, realizzate con particolare attenzione al linguaggio cinematografico e non necessariamente prodotte con i mezzi più sofisticati. Utilizzare le regole del cinema e saperle stravolgere per volontà o sperimentazione è un esercizio assai complesso; è facile sovraccaricare un’immagine o disorientare lo spettatore».
A tal proposito, venerdì 15 novembre dalle 18 alle 20 sarà proposto un workshop dedicato a “Le regole del cinema e come contraddirle per volontà o sperimentazione”, dove
si approfondiranno le regole del cinema nel loro uso (o non uso). A Chiasso arriveranno 35 produzioni provenienti da tutto il mondo: dal Ghana come dagli Stati Uniti, dalla Francia come dall'Iran, dalla Turchia come dal Canada, senza dimenticare prodotti realizzati in Italia e in Svizzera.
I prezzi d’entrata per la prima edizione sono stati fissati a un prezzo culturale-politico per permettere a tutti di esserne partecipi senza sminuire l’evento: parliamo di un “pass” per l’intero
evento a 20 franchi o euro per gli adulti e 10 franchi o euro per i giovani fino a 18 anni. Il “pass” sarà acquistabile all’entrata o prenotabile allo 079 772 31 22.