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LUGANOIl Domani nel cuore di LuganoInScena

12.06.17 - 15:00
Presentata la stagione 2017/2018: un'offerta di qualità e in grado di soddisfare tutti i gusti
Il Domani nel cuore di LuganoInScena
Presentata la stagione 2017/2018: un'offerta di qualità e in grado di soddisfare tutti i gusti

LUGANO - È stata presentata la stagione 2017/2018 di LuganoInScena. Un elenco di appuntamento di grande pregio artistico e culturale, con una parola che domina il programma: Domani. «Non solo perché un importante nucleo sarà incentrato sul mondo dell’infanzia e su quello dei giovani che si affacciano al futuro e ad un teatro contemporaneo, ma soprattutto per un atto di fiducia» ha spiegato Carmelo Rifici, direttore artistico di LuganoInScena. «Dopo aver parlato di crisi, di specchi dell’anima, di un Logos perduto e da recuperare, LuganoInScena si prende tutta la responsabilità di usare la parola Domani».

Verrà portata in scena una ricerca dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso una serie di spettacoli, non solo adatti ad un pubblico giovane, ma soprattutto per un pubblico adulto che desidera ritrovare un
po’ del suo bambino interiore, o fare un viaggio prezioso nel complesso e pericoloso mondo della fragilità dei bambini. «Gli artisti scelti per indagare questo territorio dell’età e dell’anima sono molto
preziosi per noi. Il regista Milo Rau, già presente con un suo commovente spettacolo durante il 4° Incontro del Teatro svizzero, tornerà a Lugano per raccontarci un caso di cronaca che si fa metafora,
mettendo dei bambini veri in scena. La compagnia Trickster-p, tra i vincitori dei Premi svizzeri di teatro, presenterà, dopo una lunga residenza al LAC, un nuovo lavoro incentrato sull’infanzia. A
chiudere il focus il bellissimo e tecnologico lavoro della compagnia Berlin dedicato solo ai ragazzi, e lo strabiliante viaggio visionario di Silvia Costa».

«Solo tre anni fa sarebbe stato difficile immaginare che un progetto ambizioso e visionario come quello nato a Lugano potesse in poco tempo concretizzarsi con questa forza e questa solidità» aggiunge Rifici. Tra gli appuntamenti da non perdere c'è il nuovo lavoro dei Rimini Protokoll, ideazione dello svizzero Stefan Kaegi, vincitore nel 2015 dell’Anello Hans Reinhart.

Il focus Corpi in orchestra vede protagonista l’Orchestra della Svizzera italiana con due imperdibili incontri: la danza contemporanea dell’acclamata coreografa Cristina Kristal Rizzo e il balletto di
tradizione del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con il classico “Il lago dei cigni”. «Il LAC» spiega ancora Rifici «diventa palcoscenico privilegiato per un evento irripetibile: l’incontro tra il movimento e la musica nei corpi dei danzatori e dei musicisti, ugualmente protagonisti e ugualmente unici». Il secondo focus sulla danza è dedicato all’India, che ha influenzato tutta l’arte del ‘900, dalla narrativa al teatro. Un’occasione per conoscere due dei più grandi danzatori indiani al mondo, in un bivio tra oriente e occidente, dalla tradizionale danza situ alle magistrali coreografie di Akram Khan, dalla spiritualità del gesto e della musica dal vivo di Shantala Shivalingappa alle sperimentazioni raffinate di Aakash Odedra.

La danza sarà presente, oltre ai due focus, con importantissimi balletti. Il debutto di stagione sarà affidato a una grandissima coreografa, Anne Teresa De Keersmaeker, con quello che mondialmente è ritenuto il suo assoluto capolavoro: “Rosas Danst Rosas”. Poi l'omaggio ai grandi classici della danza: dalla “Cenerentola” di Prokofiev, portata in scena dal Malandain Ballet Biarritz, alla Nona di
Beethoven rivisitata dalla Compagnia Zappalà. Continua, inoltre, l'indagine sulla danza svizzera con il palco offerto alla grande danza indipendente svizzera, da Philippe Saire a Cindy Van Acker, da Tiziana
Arnaboldi a Lorena Dozio, che gioca in casa.

Il focus Grandi Maestri mette tre grandi firme della regia a confronto con i mostri della letteratura mondiale. Gabriele Lavia continua la sua ricerca nella letteratura russa (Dostoevskij), mentre Peter Stein dirigerà una straordinaria Maddalena Crippa in uno dei testi shakespeariani più maturi e filosofici. Il focus permetteràdi rivedere Euripide e la bellissima “Medea” di Luca Ronconi, recitata da Franco Branciaroli, un modo per ricordare il Maestro a quasi tre anni dalla sua scomparsa.

Il focus Un attore mille volti si incentra sull’arte del raccontare, del narrare, l’arte della voce dell’attore che riesce ad evocare personaggi, frammenti di storie, fantasmi. L’arte dell’affabulazione, l’arte del trasformismo e della comunicazione. L’arte della semplicità popolare. «Quattro appuntamenti per quattro grandi interpreti della scena italiana, capaci di creare con il pubblico un rapporto di fiducia e di amicizia. Il teatro dell’emozione pura», annota Rifici.

Continua poi il focus Shakespeare Capitolo 2, che affronta l’alta filosofia del Re shakespeariano meno conosciuto e due appuntamenti giovani e antitetici: la sempreverde tragedia dei due innamorati di Verona e l’irriverente satira dell’arguta e brillante Caterina, una bisbetica tutta al maschile messa in scena dall’elegante mano di Andrea Chiodi. Un focus è interamente dedicato al teatro di Juan Mayorga, matematico, filosofo, traduttore e drammaturgo. 

Varie e importanti le collaborazioni di LuganoInScena: dal FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea a LAC edu e la Rassegna Senza confini – Teatro Pan. Novità di quest’anno, oltre il consolidato legame con la rassegna Home al Teatro Foce, è la collaborazione, sempre al Foce, con il Centro Artistico MAT, diretto da Mirko D’Urso, per la costruzione di una rassegna di spettacoli, legati al teatro contemporaneo e agli artisti giovani, costruita per un pubblico desideroso di proposte dal forte impatto emotivo.

LuganoInscena, per il prossimo anno, si apre alle proposte del progetto “Cinergia” di Marco Müller, un singolare e personalissimo percorso di interazione tra Cinema e arti dello spettacolo. Correlati al focus Grandi Maestri, verranno presentati tre documentari a cura di Jacopo Quadri: una sulla vocazione pedagogica di Luca Ronconi, uno sul lavoro visionario di Romeo Castellucci e un ultimo sul teatro antropologico di Eugenio Barba. Sempre sotto il cappello “Cinergia”, legato allo spettacolo “Lus” della compagnia Teatro delle Albe, in stagione nel mese di maggio, Marco Müller offrirà la possibilità di
approfondire il lavoro della compagnia con un altro documentario dal titolo “Dal teatro al cinema. Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi”.

Per la musica, oltre al ritorno degli STOMP, grande successo dello scorso anno, da non perdere i tre musical pensati per il pubblico ticinese: “La febbre del sabato sera”, “Jersey Boys” e “Mamma Mia!”.

Infine qualche nome degli ospiti: Gioele Dix, Giulia Lazzarini, Massimo Popolizio, Umberto Orsini, Glauco Mauri e Roberto Sturno, Luca Barbareschi, Eleonora Abbagnato, Roberto Vecchioni, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Arturo Brachetti e tanti altri.

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