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SUPSISeguire le proprie passioni: una nuova sfida

26.09.17 - 15:40
Intervista a Valentina Merzari, studentessa di Ingegneria civile alla SUPSI
Seguire le proprie passioni: una nuova sfida
Intervista a Valentina Merzari, studentessa di Ingegneria civile alla SUPSI

Come sei giunta all’Ingegneria civile? 

L'interesse per la costruzione è nato lavorando come impiegata di commercio presso uno studio di architettura. Inizialmente indecisa fra architettura e ingegneria, ho capito di essere incline al calcolo e affascinata dalle strutture. Ho quindi frequentato il corso “Anno di pratica assistita” (APA) in cui si prevedono 2 mesi di lezioni introduttive e 9 mesi di pratica lavorativa che ho svolto presso uno studio d'ingegneria civile a Lugano e che mi ha permesso di iscrivermi alla SUPSI dove presto mi laureerò.

Come è stato il tuo percorso di studio? 

Ho trovato un ottimo gruppo che è stato anche un supporto per affrontare questa esperienza. La facoltà che ho scelto non è fra le più semplici, per questo sono necessari dedizione e costanza durante l'intero arco degli studi. Il mio consiglio è di non lasciarsi influenzare da possibili timori che nascono all'inizio di un percorso universitario. Partendo da una maturità commerciale e dovendo cominciare da zero, ho scoperto che per raggiungere i propri obiettivi è necessario accettare nuove sfide con passione, determinazione, elasticità e modestia.

Che apporto dà la visione femminile all’ingegneria civile? 

Trovo che le donne abbiano una natura sistematica, qualità che si riflette anche nella gestione e organizzazione del materiale e delle fasi di lavoro, e che reputo sia un incentivo per avvicinarsi a quella che è la professione dei miei sogni.

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