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LUGANOMia figlia non è stupida, fa solo fatica a concentrarsi

25.06.18 - 07:00
Federica è affetta da un disturbo da deficit di attenzione. Se la diagnosi non è corretta, i bambini vengono accusati di poco impegno e svogliatezza
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Mia figlia non è stupida, fa solo fatica a concentrarsi
Federica è affetta da un disturbo da deficit di attenzione. Se la diagnosi non è corretta, i bambini vengono accusati di poco impegno e svogliatezza

«Mia figlia Federica, 8 anni, non va più volentieri a scuola. Le piace disegnare, è precisa ma fa errori di distrazione nei compiti scolastici, anche se tutti dicono che è intelligente. La maestra ha detto che in classe non segue, ha la testa tra le nuvole e non si concentra. Spesso perde gli oggetti necessari per i compiti o le attività e rallenta la classe. Mi ha chiesto se ci sono problemi in casa, ma non è così: con mio marito va tutto bene e la nostra unica preoccupazione è per lei.
Spesso si isola a giocare da sola; non ha mai giocato volentieri con i bambini del palazzo e sembra non ascoltare quando le si parla direttamente. Da sempre è stata un bambina così, forse il problema è che è cresciuta come figlia unica e le manca la compagnia di un fratellino?»

La psicologa dell’infanzia ha visto Federica un paio di volte, ha ascoltato gli insegnanti e i genitori, ha somministrato dei test e ha posto diagnosi di "Disturbo da deficit di attenzione". I bambini che ne soffrono hanno difficoltà nel mantenere l’attenzione a lungo e sono facilmente distraibili. Ciò li porta a non riuscire a seguire le consegne o a dare l’impressione di non comprenderle. Se la diagnosi non è corretta, vengono accusati di poco impegno e svogliatezza, ma in realtà vi è un problema di natura neurobiologica, anche se, come in tutti i disturbi con origine in età evolutiva, l'ambiente gioca un ruolo molto importante nell’attenuare o favorire l'espressività del disturbo. Un intervento terapeutico diretto a bambini, genitori e insegnanti consente una significativa riduzione dei comportamenti problematici e riporta serenità in famiglia e a scuola.

Emanuela Iacchia, psicoterapeuta dell’infanzia
Roberto Ballerini, psicoterapeuta, ASI-ADOC

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