Cerca e trova immobili
Dall'ascoltare i giovani, a raccogliere del denaro per devolverlo ad un progetto educativo. Sono molte le cose che si possono fare, basta volerlo
A fine anno molti si prodigano in una sorta di bilancio su quello che si ha o non si ha fatto, sui propositi rispettati o meno, sulle promesse mantenute oppure no. Ci si può anche prodigare in qualche (magari un tantino azzardato, e perché no) "mi riprometto di…" ed armarsi di buone intenzioni per non cadere miseramente già nelle prime ore del 1. di gennaio.
Sarebbe bello porsi nella prospettiva – che va ad accompagnarsi magari a quella del futuro ex fumatore o del futuro ex consumatore di cibi troppo carichi di zuccheri e/o grassi inutili – di coloro che faranno qualcosa di concreto per i nostri bambini e per i nostri giovani. Che cosa potrei fare? Molto, moltissimo… Potrei, per esempio (e, naturalmente, se già non lo facessi regolarmente) assicurarmi di prendere molto, molto, ma molto sul serio quello che un bambino o un giovane mi dice; oppure potrei organizzare un momento di porte aperte per i giovani nella mia azienda, partecipare ad un evento giovanile per farmi un'ideapiù precisa di cosa stia succedendo a quel livello, visitare un centro giovanile e smetterla di reclamare costantemente quando sento dei motorini sotto casa, andare in una colonia estiva di vacanza, raccogliere del denaro per darne a chi vuole realizzare un progetto educativo…
Insomma, al di là del fatto di proteggere i bambini (e per fortuna tutti ci prodigheremmo per proteggere dal freddo, dalla violenza, dai soprusi un pupo che ne è vittima, se ci fossimo confrontati) ci sono molte, moltissime cose che si possono fare. Basta volerlo. Ed è con l'augurio di poter incontrare quanti più bambini e giovani possibile, di passare del tempo con loro e di fare delle cose cariche di senso che auguro a tutti uno splendido 2018.
Articolo di Ilario Lodi, Responsabile Pro Juventute Svizzera italiana