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Viaggi & TurismoTempesta sul Danubio, sbarco a Smederevo

13.05.23 - 14:28
Esclusivo reportage dal 7 al 20 maggio alla foce del delta del grande “fiume blu” (settima parte)
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Tempesta sul Danubio, sbarco a Smederevo

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Esclusivo reportage dal 7 al 20 maggio alla foce del delta del grande “fiume blu” (settima parte)

SMEDEREVO - «Purtroppo devo annunciarvi che, a causa di un’insolita tempesta sul fiume Danubio, siamo costretti a fermarci nella città serba di Smederevo» annuncia Christian Leitner, direttore di crociera. Sembre che questa situazione meteorologica, caratterizzata da vento laterale, sia molto rara. La navigazione viene normalmente interrotta a causa di poca o troppa acqua, ma il vento, è raramente causa di problemi di navigazione.

Sbarchiamo e, a farci gli onori, ci aspetta il sindaco della città, Jovan Bec. «La vostra sfortuna è la nostra fortuna – afferma con grande entusiasmo. Siamo felici di accogliervi e a farvi scoprire, in questo fuori-programma, la nostra città».

Il fondatore della città fu il principe Durad Brankovic nel XV secolo, che iniziò a costruire la fortezza nel 1430. Quando egli divenne il signore di Tokaj, in Ungheria, iniziò a piantare e coltivare vigneti provenienti da Smederevo nei suoi nuovi possedimenti: da ciò ebbe origine il noto vino bianco Tokaji. Smederevo divenne la residenza della dinastia e la capitale della Serbia al 1439, quando venne conquistata dagli Ottomani dopo due mesi di assedio.

A Smederevo, sulla riva destra del Danubio, si trova questa bella e ben tenuta fortezza, ben visibile dal fiume. Costruita per difendersi dall'occupazione turca, rappresenta l'ultima grande realizzazione serba dell'architettura militare medievale. I suoi costruttori approfittarono del terreno adatto per costruire una fortezza che avrebbe resistito a qualsiasi attacco del nemico. Per prima cosa, costruirono una piccola città circondata dall'acqua per una migliore difesa. Questa piccola città aveva sei torri. Su una di queste torri è incisa un'iscrizione dedicata al costruttore, Durađ Brankovic. Egli abitò il palazzo reale, composto da una sala cerimoniale e dalla cosiddetta torre Donžon.

Gli abitanti dell'insediamento vivevano invece nella grande città, così come gli ufficiali che erano alloggiati nel campo. Nonostante gli sforzi dell'esercito serbo, la fortezza di Smederevo passò sotto il dominio turco nel 1495. I turchi rinforzarono la fortezza con torri poligonali su tutti e tre i lati angolari.

La città fortificata, con la sua base triangolare, le massicce mura larghe quattro metri e le alte torri, tutte ben conservate ancora oggi, offre ai visitatori un'immagine realistica della vita in un insediamento medievale. Può passeggiare lungo le ampie mura della fortezza, sulle quali hanno camminato molto tempo fa sia i governanti serbi che quelli turchi, oppure salire su una delle 25 torri e godersi la splendida vista sul Danubio.

Restiamo bloccati a terra e il capitano Castell in attesa dell’autorizzazione di poter proseguire lungo il Danubio. Seguiteci!

Direttamente da bordo, vi manderò regolarmente i miei articoli. Seguitemi sulla rotta verso il delta del Danubio!

La prima parte dell'articolo è stata pubblicata il 6 maggio, la seconda l'8 maggio, la terza il 9 maggio, la quarta il 10 maggio, la quinta l'11 maggio, la sesta il 12 maggio.

Testo a cura di Claudio Rossetti

 


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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