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SVIZZERARigi, la vera regina svizzera delle montagne

24.06.21 - 09:41
Weekend alla scoperta di una perla turistica con una lunga tradizione
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La famosa Lok 7 in servizio durante il giubileo.
La famosa Lok 7 in servizio durante il giubileo.
Rigi, la vera regina svizzera delle montagne

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Weekend alla scoperta di una perla turistica con una lunga tradizione

KALTBAD - C'è solo una montagna svizzera che porta l'onorevole titolo di "Regina delle montagne": la Rigi. Si trova come una "fortezza sulla via del Gottardo" tra il lago dei Quattro Cantoni, il lago di Zugo e il lago di Lauerz. I primi insediamenti sulla Rigi risalgono già al Medioevo. Inoltre si racconta che gli orsi e le iene cercavano rifugio nelle grotte del Rigi. La prima menzione documentata della Rigi risale però all’anno 1353. La montagna che troneggia nella Svizzera centrale visse il suo primo periodo d'oro nel diciasettesimo secolo, quando i pellegrini si recavano a Kalt-Bad (oggi Kaltbad) per guarire dai loro malanni. Il business delle terme ha naturalmente anche portato allo sviluppo dell'industria dell'ospitalità. Nel 1756, il governo di Lucerna approvò la costruzione della prima locanda a Rigi Kaltbad. L'edificio aveva una canonica, quattro stanze per gli ospiti e una stanza per l'oste. Cento anni dopo, fu costruito il nuovo Kurhaus, che nel 1868, dopo un totale ampliamento, aveva (pensate) ben 240 letti, una sala da pranzo, un salotto, stanze per signore, per scrivere e per la musica. Il prezzo per la pensione completa a quel tempo era di 11 franchi. Purtroppo il 9 febbraio 1961, un drammatico distrusse l'ex Grand Hotel uccidendo 13 persone.

Nello stesso periodo a Rigi Klösterli iniziò il turismo del pellegrinaggio alla cappella "Maria zum Schnee" (Maria nella neve), costruita nel 1689, e presto oltre 15 mila devoti fecero il pellegrinaggio annuale a piedi in questo incantevole luogo. Con la costruzione della prima locanda "Maria zum Schnee" (1803), iniziò il turismo vero e proprio e questo molto prima che la prima ferrovia salisse sulla cima della Rigi. Incredibile, ma vero: i turisti che trovavano la salita troppo ardua potevano noleggiare una sedia da trasporto, un mulo o anche un cavallo. I portatori della Rigi, che oggi chiameremmo sherpa, erano di stanza ad Arth, Küssnacht, Greppen, Weggis e Vitznau. La tariffa di trasporto era di 5 franchi con la portantina e 10 in sella ad un mulo o cavallo.

Consapevole della posizione privilegiata della Rigi e spinto da uno spirito pionieristico, l'ingegnere Niklaus Riggenbach progettò la costruzione della ferrovia Vitznau-Rigi. «Voglio condurre tutta la gente sulle montagne, in modo che tutti possano godere della gloria del nostro paese sublime!» gridò Riggenbach quando brevettò in Francia la sua invenzione che permetteva per la prima volta, tramite un sistema a cremaliera, ai treni di superare le pendenze. Quando si seppe che una ferrovia di simile potenza era già in funzione in America, il Gran Consiglio del Cantone di Lucerna diede la concessione il 9 giugno 1869 per la costruzione della prima ferrovia della Rigi. La costruzione iniziò a metà settembre 1869 mentre il 21 maggio dell’anno seguente, giorno del compleanno di Riggenbach, la locomotiva numero 1, la "Città di Lucerna", fece la sua prima corsa di prova sulla linea di 300 metri a Vitznau. Finalmente, il 21 maggio 1871, fu inaugurata la prima ferrovia di montagna d'Europa. Riggenbach stesso guidò la ‘processione’ sulle pendici della Rigi, Già nel primo anno di servizio più di 60 mila viaggiatori salirono a bordo dlla ferrovia a cremagliera e nel 1874 il limite di 100 mila fu superato per la prima volta.

Durante la mia recente visita al Rigi, sono rimasto colpito dall’ampiezza e della cura dell’offerta turistica. A differenza di altre destinazioni dove oltre alla risalita, al ristorazione e, forse, al panorama, non viene offerto molto, qui invece ad ogni momento, se lo si desidera, c’è qualcosa da osservare, scoprire, vivere oppure gustare. Grazie a numerose sdraio e originalissime panchine, ci si dedicare al riposo e alla contemplazione. Inoltre, tutta la montagna è un grande parco botanico con fiori di ogni tipo e genere e, ovviamente la relativa spiegazione.

Alla Rigi, vi sono poi (e soprattutto) anche i bagni termali, una pratica che vanta una tradizione centenaria: da sempre è un luogo di pace e relax immerso in un paesaggio montano mozzafiato. Al Mineralbad & Spa Rigi Kaltbad mi sono rilassato nell’acqua ricca di minerali della sorgente curativa delle Tre Sorelle (Drei-Schwestern-Brunnen), facendomi incantare dall’architettura di Mario Botta. Costruito dall'archistar ticinese, il nuovo stabilimento termale irradia un'atmosfera contemplativa benefica sia per il corpo che per l'anima. La struttura è suddivisa tra bagni minerali e terme. I bagni minerali si dividono tra piscine esterne ed interne, un bagno turco alle erbe, zona riposo e molto altro, il tutto impreziosito dalla fantastica vista sul paesaggio montano che va dal Pilatus al Titlis passando dallo Stanserhorn. Nella zona termale, dominata da una grande sensazione di tranquillità, si trovano inoltre il bagno nei cristalli, una sauna alle erbe e un lounge con acque sorgive. 

Vi consiglio di fermarvi almeno due giorni per godere appieno dell’ampia offerta. Personalmente posso consigliarvi l’Hotel Kaltbad, curato albergo 3 stelle affacciato sulla piazza principale (a 2 minuti della stazione delle ferrovia che sale da Vitznau e accanto alla stazione della funivia di Weggis) e collegato ai bagni termali.

Testo a cura di Claudio Rossetti

 


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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