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MADRIDCOP 25: 5,5 millioni di chilometri aerei evitabili

08.12.19 - 08:00
Il summit di Madrid offre l’occasione per riflettere sul clima e la mobiltà
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COP 25: 5,5 millioni di chilometri aerei evitabili

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Il summit di Madrid offre l’occasione per riflettere sul clima e la mobiltà

MADRID – È partita il 2 dicembre, la COP 25, la conferenza annuale organizzata dalle Nazioni Unite sul tema del cambiamento climatico Delegati da circa 200 paesi sono chiamati a definire in maggior dettaglio come intendono rispettare gli obiettivi fissati nello storico summit di Parigi per contenere l’aumento delle temperature terrestri entro i 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali: un obiettivo che la maggioranza della comunità scientifica ritiene essere tanto importante quanto difficile da realizzare, come dimostra un recente rapporto.

Prima del summit anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha suonato un campanello d’allarme. «Gli sforzi della comunità per ridurre le emissioni di gas serra sono totalmente insufficienti […] Manca ancora una volontà politica. I maggiori produttori di CO2 non fanno la loro parte e senza questo impegno l’obiettivo è irraggiungibile», ha dichiarato.

Personalmente condivido molti aspetti legati alla discussione sul cambiamento climatico e, soprattutto, l’urgenza di un intervento concreto e tempestivo. Mi ricordo, come fosse ieri, la lezione del mio Prof. Silvio Borner di economia all’Università di Basilea su questa problematica. 25 anni fa (dico venticinque!) già si prevedevano le conseguenze del riscaldamento climatico: frane, permafrost, inondazioni,... E si valutavano le possibili contromisure quali, per esempio, l’internalizzazione e compensazione delle esternalità. Ora mi chiedo perché non si è fatto nulla fuorché discutere.

Purtroppo si continua a discutere, a organizzare convegni, a lanciare nuovi forum internazionali e a redigere studi accademici. Mi chiedo: non sarebbe il caso che almeno coloro che credono ancora nella possibilità di correggere la situazione, facciano un primo passo concreto? Perché non rinunciare a questi incontri internazionali che comportano lo spostamento in aereo di centinaia di delegazioni nazionali con migliaia di persone al seguito? Un gesto forse simbolico (meno ingenuo di quello di Greta Thumberg che a bordo di un veliero attraversa l’Atlantico), ma comunque un segnale importante. Oggi la tecnica congressuale permette di mettere in contatto centri congressuali in tutto il mondo.
Una curiosità: gli studi radio di RTL in Italia si trovano a Roma e a Milano e giornalmente animatori lavorano assieme senza trovarsi nella stessa città. Non sarebbe il caso di progredire?

 

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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