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MONDOTurismo: dalla quantità alla qualità

07.04.19 - 07:00
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LUGANO – Venezia, Barcellona, Mont Saint Michel, Dubrovnik in Croazia… sono di fatto diventate non più città, oppure luoghi ameni di grande pregio, ma veri parchi turistici…. con un turismo di massa che va ovunque, che si disperde, si riunisce e poi intasa (c’è perfino un turismo in eccesso nei luoghi dell’Olocausto nazista…). E poi il turismo d’assalto nei posti di montagna, sulle piste di sci, sui passi e e nei rifugi raggiungibili in macchina. Tutti conoscono, e penso che abbiano vissuto sulla propria pelle, il sovraffollamento delle coste e delle spiagge, pur quasi sempre nate solo per la vocazione turistica e poco come residenze storiche. E poi esiste il turismo religioso, a intasare
cattedrali e altri luoghi sacri.

Non è un segreto per nessuno: i turisti sono un importante business economico, ma sicuramente non per tutti. Ad esempio gli abitanti delle più belle città europee, presi d’assalto da un turismo sempre più numeroso, sono in una situazione di stress costante e quotidiano (arrivando al punto che persino i trolley disturbano la quiete e vorrebbero essere banditi dai centrocittà). E anche le strutture artistiche, architettoniche, i monumenti, ma anche logistiche (strade, servizi igienici,…) ne risentono. La speculazione edilizia, le strutture più o meno legali di accoglienza dei visitatori (Airbnb, affitta-camere, B&B,…), portano a un modello odierno di turismo che tende a mandar via i residenti storici dai propri quartieri e colpisce l’ambiente. Con il tempo lo stesso effetto questa situazione critica ce l’ha anche sui turisti stessi. Gli aerei Airbus 380, per esempio, non vengono più prodotti perché al loro arrivo la massa di persone creava stress e ritardi agli addetti e ai passeggeri. Le grandi navi con oltre 5 mila turisti a bordo non si riempiono più, nemmeno a prezzi irrisori.

Soluzioni ve ne sono e altre in preparazione o test. I comprensori sciistici hanno introdotto un sistema di prezzi variabili a seconda del giorno della settimana, della stagione, del momento della prenotazione e persino della meteo. La reattività del pubblico, in questo caso, è ancora tutto dimostrare. Coloro che vogliono rischiare di sciare con la nebbia non sono proprio molti, di regola tutto deve essere perfetto e premeditato: sole, neve, vacanze,… Altre soluzioni: ad Amsterdam le code presso i musei cittadini sono riportate sul web, a Dubai si possono acquistare online i biglietti d’accesso al grattacielo Burj Khalifa destinati agli orari meno richiesti, a Venezia (oltre al possibile biglietto di accesso alla Serenissima) vengono pubblicati sui siti i periodi più tranquilli (sempre che ve ne siano ancora).

 

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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