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TargetPercentuali in cambio di vendite: che cos’è e come funziona l’Affiliate Marketing

20.04.22 - 15:59
Credibilità, forza della community, competenze SEO: guadagnare sui ricavi altrui è possibile – ovviamente – anche online
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Percentuali in cambio di vendite: che cos’è e come funziona l’Affiliate Marketing

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Credibilità, forza della community, competenze SEO: guadagnare sui ricavi altrui è possibile – ovviamente – anche online

Sarai sicuramente capitato sulla pagina di qualche youtuber o influencer che ti invita a cliccare sul suo “link di affiliazione” per poter acquistare quello che ti ha appena presentato, senza che per te questo significhi alcun aumento di prezzo, ma anzi uno sconto esclusivo: ma cosa significa esattamente, e cosa ci guadagna chi te lo propone? Facile, te lo spieghiamo in questo articolo.

Che cos’è e come funziona l’affiliate marketing

È un processo in cui un affiliato pubblicizza un prodotto/servizio per conto di un brand, guadagnando una percentuale sul prezzo dell’articolo, nel caso in cui venga venduto mediante la sua intermediazione. Ma partiamo dalle basi.

Alcune aziende o siti di e-commerce creano un proprio programma di affiliazione, in cui vengono stabilite le condizioni di collaborazione tra il merchant, ovvero l’impresa che ha interesse nel vendere i propri prodotti, e l’affiliate, il promotore.

Come abbiamo anticipato, l’affiliato (o publisher) può essere un content creator (influencer, youtuber, tiktoker, ecc.) con un ampio seguito, o il possessore di uno spazio web che può contenere un annuncio. Il suo compito è quello di vendere, tramite la fiducia che gli utenti ripongono nei suoi confronti, quanti più articoli possibile. Per guadagnare ha ovviamente bisogno che il compratore acquisti attraverso un link, generato dal merchant, che mediante un sistema di tracciamento permette di risalire ai clienti che derivano da quel singolo affiliato (ogni link di affiliazione è unico): il link permette all’affiliato di guadagnare una percentuale, chiamata commissione, stabilita in precedenza.

Vendere tutto a tutti non è possibile: l’importanza del target e della community

Il principio che sta alla base dell’affiliate marketing è molto semplice. Metterlo in pratica, però, richiede costanza ma soprattutto un lavoro preventivo di individuazione del target. Quando parliamo al nostro pubblico non ci rivolgiamo indistintamente al mondo intero, ma a un gruppo di persone accomunate dagli stessi interessi, che in ambito marketing viene definito nicchia. Se i miei contenuti hanno come oggetto l’educazione cinofila, potrò pubblicizzare un modello di pettorina per cani che ritengo di buona qualità, ma sarebbe forzato e controproducente, per la mia credibilità, proporre l’acquisto di una stampante. Non perché questa non sia utile, ma perché non è ciò che interessa alla mia nicchia. Se tenessi questo atteggiamento il mio pubblico inizierebbe a disinteressarsi ai miei contenuti, e perderei sia la possibilità di guadagnare tramite affiliazione che buona parte del traffico che raggiunge il mio sito o il mio profilo social.

La differenza con il referral marketing

Mentre l’affiliate marketing permette di guadagnare direttamente soldi sotto forma di percentuali, il referral marketing offre a chi porta clienti degli sconti o delle promozioni esclusive. Inoltre, mentre nel primo caso i clienti sono degli sconosciuti per l’affiliato (e l’affiliato è uno sconosciuto per l’azienda), nel secondo caso chi porta clientela a un’azienda ne è già cliente, e diffonde la voce tra conoscenti, parenti o amici.

L’affiliate marketing è l’albero della cuccagna?

Parecchi siti oggi hanno un programma di affiliazione, il più conosciuto dei quali è (neanche a dirlo) quello di Amazon. Il fatto che l’affiliate marketing sia una pratica sempre più diffusa non significa – anzi – che sia una fonte di guadagno certa: non è, quindi, il caso di basare tutta la nostra strategia o il nostro business model su questa fonte di entrate. I motivi sono presto detti: necessità di avere e soprattutto di mantenere credibilità in una determinata nicchia, poiché recuperarla è un compito al limite dell’impossibile; proporre prodotti che ci garantiscano un buon ricavo unitario (percentuale rilevante su un fatturato rilevante per ciascun articolo venduto); fare, nel caso di blog e siti, un ottimo lavoro di SEO sulle pagine contenenti i link di affiliazione, per garantire loro quanto più traffico interessato (e potenziali clienti per i prodotti sponsorizzati) possibile.

Se vuoi integrare l’affiliate marketing o il referral marketing tra le attività atte a promuovere la tua azienda, o ancora per rendere i tuoi contenuti monetizzabili e fonte di vantaggi tramite queste tecniche, contattaci per richiedere una prima consulenza gratuita.

 


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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