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TargetRistoranti e hotel in Ticino: che cosa è cambiato negli ultimi 18 mesi?

19.07.21 - 09:49
Ne abbiamo parlato con l’esperto Gzim Sinani, che ci ha raccontato il suo punto di vista sull’argomento
Freepik / Gzim Sinani
Ristoranti e hotel in Ticino: che cosa è cambiato negli ultimi 18 mesi?

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Ne abbiamo parlato con l’esperto Gzim Sinani, che ci ha raccontato il suo punto di vista sull’argomento

Il settore della ristorazione e quello alberghiero sono stati tra le prime vittime mietute dall’arrivo del Covid-19. Ne avevamo parlato proprio qui, a pochi mesi dallo scoppio della pandemia, per raccogliere qualche consiglio dedicato a chi lavora all’ambito e provare a prevedere cosa potesse riservare il futuro a questi business.

Ora che il futuro è diventato presente, abbiamo modo di guardarci intorno e capire davvero quanto il digitale abbia contribuito al mantenimento del settore, proponendo strumenti innovativi che permettessero a ristoratori e albergatori di mantenere un flusso, almeno minimo, di cashflow, per attendere tempi migliori.

Per scoprire di più su quale sia la situazione attuale e come si evolverà ancora la situazione, ci siamo rivolti a un professionista. Abbiamo posto, infatti, qualche domanda a Gzim Sinani, esperto di Hotel & Tourism Management, forte di 20 anni di esperienza nell’ambito della ristorazione e in quello alberghiero, che attualmente lavora presso l’Hotel La Palma di Locarno.

 

Qual è stata la prima operazione che hai messo in campo all'inizio della pandemia?

All'inizio c’è stata un po’ di paura: regnava incertezza ovunque, tutti eravamo confusi: nessuno sapeva come sarebbe andata la situazione e quanto tempo si sarebbe prolungata la pandemia. Nessuno pensava che sarebbe durata così tanto.

La prima operazione messa in atto è stata orientata a proteggere e proteggerci dal Covid: abbiamo cominciato ad adottare le misure di sicurezza nei locali per noi e soprattutto per i clienti. La sicurezza era l’unico pensiero: ci siamo adattati immediatamente alle misure indicate dall’autorità cantonale e federale con molta attenzione.

 

Ti sei affidato e ti stai affidando a degli strumenti digitali? Se sì, con quali effetti?

Mi affido tantissimo agli strumenti digitali, ormai non se ne può fare a meno nel nostro ambito. Vorrei sottolineare un dato molto importante su questo tema: i settori in cui è diventata molto popolare negli ultimi anni sono proprio quello della ristorazione e quello alberghiero, con un focus importantissimo sul primo. Nel breve periodo, ci aspettiamo una vera rivoluzione in questo senso.

Gli strumenti digitali ci aiutano tantissimo a raggiungere i clienti in maniera semplice, sicura e veloce. Inoltre, nella distribuzione delle informazioni all'interno dell'azienda ci aiutano a far comunicare i reparti: ristorante, cucina, vendite, ricevimento e management. Pensiamo ad esempio alla distribuzione online, alle vendite online oppure alla reputazione online, che oggigiorno è un elemento importantissimo nella scelta di un prodotto.

Fare la riservazione di un tavolo, oppure confermare una prenotazione di un cliente o semplicemente fatturare una consumazione: è praticamente tutto digitale. Siamo passati dal 90% dell'incasso giornaliero in contanti, al 90% dell'incasso con strumenti digitali: questo passaggio dal cash all’incasso digitale è stato un importantissimo elemento di aiuto, anche per prevenire la diffusione del virus, che è stata ed è la cosa più importante in questo periodo.

 

Pensi che la tendenza dell'home delivery sia destinata a perdurare?

Assolutamente sì. Anzi, secondo me, fino al 2030, le vendite e la distribuzione nei ristoranti passeranno al 60/70% in home delivery, senza dubbio. Ormai non è più una tendenza, è una realtà.

 

Credi che la manterrai tra i tuoi servizi in futuro?
Assolutamente sì, è il futuro della ristorazione. Bisogna solo affinare la strategia in questo senso.

 

In che modo è cambiato il tuo rapporto con i clienti?

Ormai i social media e la distribuzione online hanno rivoluzionato in senso positivo il rapporto tra cliente e azienda, soprattutto nel nostro settore. Pensiamo solo alle recensioni online dei clienti: per ristoranti e alberghi sono state davvero una rivoluzione totale.

Oggigiorno nessuno compra un prodotto o un servizio senza leggere le opinioni di chi lo ha già acquistato, per informarsi su tutto ciò che riguarda il bene stesso e l’azienda che lo fornisce: qualità, prezzo, posizione, ambiente, accoglienza, velocità della comunicazione e molti altri dettagli.

In questo senso, il rapporto è cambiato molto, diventando molto più diretto e veloce. La tecnologia ha praticamente eliminato tutte le barriere superflue che rallentavano la comunicazione tra gli interlocutori. E questo è ottimo, per il nostro settore.

 

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La ristorazione e l’alberghiero sono stati tra i primi ad adottare un approccio quasi totalizzante al digitale e al marketing online, e come tanti altri non hanno dubbi nel mantenere in futuro i servizi che hanno introdotto in occasione del lockdown. Un aspetto del nostro lavoro di esperti del ramo è proprio ricercare, per ogni cliente, la strategia e gli strumenti che più valorizzino i suoi punti di forza, aumentandone la visibilità e le vendite. Se anche tu gestisci un business e vuoi scoprire di più, contattaci per una consulenza gratuita.

 

Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.


Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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