Il decimo album del rapper è un sequel del suo debutto pubblicato nel 2006
MIAMI - Rick Ross approda alla doppia cifra e lo fa attraccando - a ben 13 anni di distanza - in quel porto di Miami in cui la crociera ebbe inizio.
Da rapper ormai navigato, con “Port of Miami 2” Ross sfoggia per l’occasione il consueto lusso e le griffe che ne hanno largamente ornato la discografia, abbassando però di qualche grado in più del solito la chaise longue e lasciando che sia la corrente a condurre l’imbarcazione fino a riva.
L’ascolto non offre grandi svolte concettuali, ma l’opulenza musicale è innegabile quando passano in cuffia pezzi come la fastosa “Big Tyme” - arrangiata da un Just Blaze al top della forma -, il brillante duetto con Meek Mill in “Bogus Charms” o il sesto capitolo della serie “Maybach Music”, ormai un classico.
Il porto della Città Magica è sempre quello; Ross però no. Un tempo osservava le acque della baia di Biscayne dalla banchina; ora lo fa dal ponte di un lussuoso trenta metri.