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REGNO UNITOIda Mae tra blues, rock'n'roll e punk... senza compromessi

29.05.19 - 06:00
In uscita il 7 giugno - in digitale, cd e vinile - “Chasing Lights” (Vow Road/Irascibile), l’album di esordio del duo britannico Ida Mae
Ida Mae tra blues, rock'n'roll e punk... senza compromessi
In uscita il 7 giugno - in digitale, cd e vinile - “Chasing Lights” (Vow Road/Irascibile), l’album di esordio del duo britannico Ida Mae

di Marco Sestito

LONDRA - Un disco che raccoglie una dozzina di tracce genuine, prive di inutili orpelli. Sonorità e strutture incondizionate, portate in studio di registrazione eludendo ogni sorta di imposizione dettata dall’industria discografica.

Gli ex Kill It Kid Chris Turpin (voce, chitarra) e Stephanie Ward/Jean (voce) sezionano blues e rock’n’roll, riassemblandolo - in acustico, ma servendosi spesso di distorsioni spinte al limite - dentro ambientazioni garage-punk, per poi viaggiare, più distesi, anche dentro a ballad alt-folk oriented.

«Volevamo fare qualcosa di semplice, onesto e crudo», spiega Turpin all’interno di una nota stampa. «Un disco confezionato a modo nostro, senza compromessi».

Dodici tracce ammalianti, da ascoltare e riascoltare, senza interruzioni, che il duo ha registrato prevalentemente in presa diretta alla corte del produttore Ethan Johns (Ray LaMontagne, Crowded House, Kings Of Leon…).

Un progetto, Ida Mae, sviluppato poco dopo lo scioglimento - avvenuto nel 2015 - dei Kill It Kid. I due, invece di perdersi d’animo, hanno voluto rimettersi in pista, riportando in scena quelle sonorità che avevano immaginato già dieci anni prima, periodo in cui entrambi ancora frequentavano l’università di Bath, nel Somerset.

«Quando ci siamo conosciuti io suonavo pezzi country blues - cose di Robert Johnson, Charley Patton, Mississippi Fred McDowell, per intenderci -, mentre Steph cantava jazz e blues, andando a recuperare il repertorio di Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Bessie Smith...», aggiunge Turpin prima di concludere. «Era come se fossimo due facce della stessa medaglia. Un giorno ho ascoltato una registrazione di Blind Willie McTell e di sua moglie che si esibivano insieme: in quegli istanti ho capito che Steph sarebbe stata perfetta, per cui le ho chiesto di cantare con me».

 

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