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Young Gods: riparte il lungo viaggio verso l'infinito e oltre

CANTONEYoung Gods: riparte il lungo viaggio verso l'infinito e oltre

24.04.19 - 06:00
Il gruppo-culto dell’indie rossocrociata sta per sbarcare alle nostre latitudini: domani alle 20, al Foce di Lugano, in collaborazione con Rete Tre la rassegna Raclette ospiterà gli Young Gods
FOTO MEHDI BEKLER
Da sinistra Bernard Trontin, Franz Treichler, Cesare Pizzi.
Da sinistra Bernard Trontin, Franz Treichler, Cesare Pizzi.
Young Gods: riparte il lungo viaggio verso l'infinito e oltre
Il gruppo-culto dell’indie rossocrociata sta per sbarcare alle nostre latitudini: domani alle 20, al Foce di Lugano, in collaborazione con Rete Tre la rassegna Raclette ospiterà gli Young Gods

di Marco Sestito

LUGANO - Il combo friburghese - condiviso da Franz Treichler (voce, chitarra), Cesare Pizzi (tastiere, samplers) e Bernard Trontin (batteria, percussioni) - si appresta a presentare in uno showcase - che verrà trasmesso in diretta sulle frequenze radiofoniche di Rete Tre - l’ultimo album, l’ottavo registrato in studio, “Data Mirage Tangram”, uscito lo scorso 22 febbraio - in vinile, cd e digitale - tramite l’etichetta vodese Two Gentlemen.

Un album che piomba sul mercato a otto anni di distanza dal precedente “Everybody Knows” (Two Gentlemen, 2010) e che, dopo l’ennesimo assestamento della line-up, proietta (di nuovo) questi tre giovani dei verso l’eternità. Suddiviso in sette tracce, il disco porta il fruitore dentro ambientazioni oniriche, ai confini del sogno, del sonno, all’interno di un limbo fatto di un’oscurità densa, massiccia, difficilmente penetrabile.

Affidando il missaggio ad Alan Moulder (Nine Inch Nails, My Bloody Valentine, Depeche Mode…) e il master a Giovanni Versari (Franco Battiato, Muse…), Treichler, Pizzi e Trontin sezionano e riassemblano le migliaia di sonorità sperimentate in passato, per poi rivestirle con suoni provenienti da un futuro ammaliante e indefinito. Un futuro costruito a ridosso di distorsioni metalliche, così come di labirinti ritmici, e loop ipnotici, serviti, tra le altre, da matrici drum’n’bass, trip hop, shoegaze e minimal techno. «Per la prima volta abbiamo realizzato un album che è il frutto di un lavoro collettivo», spiega Treichler nelle note di presentazione.

In apertura domani sul palco del Foce, le Ikan Hyu, duo zurighese condiviso da Hannah Bissegger e Anisa Djojoatmodjo che porteranno alle nostre latitudini del buon… elastic plastic power pop.

Ingresso gratuito su invito: i biglietti si vincono ancora oggi ascoltando Rete Tre oppure accedendo al portale della radio.

 

 

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