Il 6 luglio 1998 veniva pubblicato - in vinile e in cd - tramite la label Too Pure l’album di esordio degli Hefner, “Breaking God’s Heart”
LONDRA - Nel 1996, nella capitale inglese, Darren Hayman (voce, chitarra, tastiere) incominciò a lavorare all’embrione della band, le cui fila, l’anno successivo, furono completate da Antony Harding (batteria, voce) e John Morrison (basso).
I tre, nel 1998, erano pronti per gettarsi a capofitto sulle registrazioni del primo album, costruito a ridosso di dieci tracce essenziali, tra le quali figurano autentiche meraviglie come “The Sweetness Lies Within”, “The Sad Witch” e “Love Will Destroy Us In The End”. Un capolavoro assoluto, “Breaking God’s Heat”, urban folk oriented, messo a punto da Hayman, sagomando versi e strofe traboccanti di sarcasmo e ironia.
La band - a cui a partire dal secondo disco, “The Fidelity Wars” (Too Pure, 1999), si aggregò il polistrumentista Jack Hayter - in sei anni di attività (1996-2002) pubblicò quattro album, oltre a una lunga serie di singoli ed ep.
“Breaking God’s Heart”, forse più delle altre produzioni, ammaliò, senza riserve, pubblico e critica specializzata.
E per il 20esimo anniversario dell’uscita dell’album - il 6 luglio 2018 -, Hayman ha deciso di ristamparlo e di ripubblicarlo in vinile, evitando - ha precisato - di apportare modifiche, sia a livello sonoro, sia dal punto di vista grafico: «Sarà identico all'originale», scrive sul suo portale, hefnet.com.
Finora, d’altra parte, “Breaking God’s Heart”, era stato ristampato - unicamente in cd - una sola volta: nel 2007, tramite Belka, Hayman diede alle stampe l’album in (un’ottima) edizione rimasterizzata e potenziata di numerosi bonus.
«“Breaking God’s Heart” fu inciso molto velocemente - mi spiegava Hayman nel 2006 - Per quasi tutte le canzoni fu pubblicata la prima take: volevo che l’album suonasse autentico, spontaneo, genuino, privo di fronzoli, nonostante all’epoca si producessero, e credo capiti tuttora, dei dischi d’esordio dai costi elevatissimi».
In vista dell’anniversario, Hayman si prepara a riportare l’album sul palco a livello integrale. Anche se una reunion della band, a sedici anni dallo scioglimento, avrebbe certamente reso felici le migliaia di adepti sparsi in tutto il mondo…
Info: hefnet.com