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La casa ticineseSi fa presto a dire legno: una guida per non perdersi tra le tipologie per l'arredamento

20.02.21 - 08:00
Conoscere le caratteristiche del legname è cruciale per ottenere la massima resa su mobili, pavimenti e pareti
Pixabay / TheUjulala
Si fa presto a dire legno: una guida per non perdersi tra le tipologie per l'arredamento
Conoscere le caratteristiche del legname è cruciale per ottenere la massima resa su mobili, pavimenti e pareti

Quando dobbiamo allestire la nostra casa e scegliere i mobili, non sempre ci chiediamo se i materiali di cui sono composti siano adatti a noi e, quando ciò succede, commettiamo un grosso sbaglio, soprattutto se parliamo di legno. I tipi di legno che possono essere usati per l’arredamento sono tanti, sia per quanto riguarda i colori che il livello di robustezza: ogni specie ha una sua identità e, dunque, non possiamo solo lasciarci influenzare dal gusto, dal prezzo o, peggio, andare a caso.

Che siano morbide o dure, le diverse tipologie di legname hanno caratteristiche precise che è importante approfondire, per capire quale sia il più adatto a ogni determinato uso, e come debba essere mantenuto, nel tempo, in un buono stato.

Analizziamo insieme, quindi, i principali legnami da costruzione e le loro peculiarità.

Il legno duro o massello, data la sua crescita lenta, ha fibre più dense, e alcune sue varietà non galleggiano in acqua. È più costoso del legno morbido, ma richiede poca manutenzione.
Rientrano a far parte di questa categoria:

    • La quercia (o rovere): molto forte, pesante, durevole e resistente agli attacchi delle muffe. È usato principalmente per realizzare armadi, mobili, rivestimenti, pannellatura e pavimentazioni.

    • Il frassino: liscio al tatto, flessibile e resistente. Ha un’ottima tenuta rispetto a viti, chiodi e regge molto bene la colla. Viene adoperato per la realizzazione di pavimentazioni, scatole, casse, mazze da baseball, manici e gambe di mobili.

    • Il ciliegio: apprezzato dai falegnami per il suo colore intenso, la grana levigata e la flessibilità. Risponde molto bene al trattamento a vapore e, quindi, è ottimo per le lavorazioni curve. Viene usato per armadi, pavimenti, radica, strumenti musicali e oggetti torniti.

    • Il faggio: molto durevole, resistente agli urti e alle abrasioni, anch’esso si piega bene a contatto con il vapore. È il materiale ideale per la fabbricazione di giocattoli, schienali e braccioli di sedie, contenitori per alimenti, pavimenti, strumenti musicali e traversine ferroviarie.

    • Il noce: ha una ricca gamma cromatica, buona resistenza agli urti e robustezza. Per questi motivi, è una scelta molto comune. Viene impiegato per arredamenti di fascia alta, pavimenti e strumenti musicali.

    • Il tek: è uno dei legni piu duri e resistenti in natura, caro e difficile da reperire. Essendo resistente a putrefazione, sole, pioggia, gelo, neve, è ideale per la costruzione di arredamento per esterni, costruzioni navali, radica e oggetti scolpiti o torniti.

Il legno dolce proviene dalle conifere, alberi sempreverdi, che hanno una struttura alta e dritta, la quale permette di ricavare tavole di legno lineari. Per l’assenza di vasi, viene chiamato anche legno non poroso, e proprio questa mancanza gli permette di assorbire velocemente i collanti, e ciò si traduce in una migliore finitura. Inoltre, ha una buona resistenza al fuoco. La sua naturale struttura leggera lo rende il materiale ideale per la realizzazione di mobili. Ecco i sottotipi più utilizzati:

    • L’abete rosso: legno altamente resistente al fuoco, alle abrasioni e, data la notevole presenza di resina, alla decomposizione. Viene impiegato per costruzioni pesanti, pasta di legno, impiallacciatura. È il legno più usato, a causa della sua vasta disponibilità e del basso costo.

    • Il pino bianco orientale: è uno dei legni più pregiati e negli anni tende ad assumere un color giallo oro. È abbastanza poroso e se assorbe troppa umidità può fare conca. Relativamente economico e facile da trovare, è adoperato per mobili, falegnameria da esterni e sculture.

    • Il pino silvestre: è uno dei più duri tra quelli dolci disponibili. È resinoso e meno durevole. Non è soggetto ad attacchi dei tarli lictidi. Viene usato per pannellature, costruzioni, pali, scatole e cassette, pavimenti e rifiniture per interni.

    • Il cedro rosso: notevolmente resistente sia al deterioramento che agli attacchi degli insetti, è molto profumato e si modella facilmente, ma è restio all’avvitatura e all’inchiodatura. Si utilizza per piccoli oggetti di legno, matite, ciotole, rivestimenti per comò e armadi.

    • Il larice: legno di ottima resistenza, buona stabilità malleabilità, ha ottimi livelli di impermeabilità e proprietà isolanti. È usato per la realizzazione di pergolati, imbarcazioni, pavimentazioni, rivestimenti e falegnameria per interni ed esterni.

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