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L'UNIVERSITÀ DELL'ESPERIENZAInnovare con il visual design: dalla tesi alla professione

05.10.20 - 10:38
SUPSI
“Optotype”, il progetto di tesi di Desirée Veschetti. Scopri gli altri progetti tramite il QR code
“Optotype”, il progetto di tesi di Desirée Veschetti. Scopri gli altri progetti tramite il QR code
Innovare con il visual design: dalla tesi alla professione
Il progetto di tesi come finestra sul mondo del lavoro: l’esperienza del Corso di laurea in Comunicazione visiva della SUPSI, caratterizzata dal connubio tra formazione accademica e pratica professionale.

Un font che può adattarsi dinamicamente a diversi tipi di schermo, passando dalla bassa all’alta risoluzione, da caratteri in griglia ad altri più “naturali” e dettagliati: con il progetto “Optotype”, Desirée – neo-diplomata Bachelor in Comunicazione visiva – ha lanciato una sfida alla tipografia, proponendo per la sua tesi di laurea un carattere display che sperimenta l’interazione tra schermo, distanza e leggibilità, favorendo al contempo l’interazione uomo-macchina attraverso il machine-learning. Un concetto innovativo, orientato al futuro, in linea con le necessità di una comunicazione in continuo movimento.

La realtà quotidiana della scuola – con il bisogno, oggi ancor più sentito, di rinnovarsi e proporre contenuti con un linguaggio visivo che sia al contempo uno strumento pedagogico-didattico – è invece al centro del progetto portato avanti da Naomi, laureata in Comunicazione visiva. Con il suo “Formare - Materiale didattico crossmediale” ha voluto facilitare la trasmissione delle informazioni tra docente e allievo con l’accompagnamento di un linguaggio visivo dinamico e attuale, capace di combinare estetica e funzionalità ma, soprattutto, adatto alle nuove generazioni e alla loro affinità con le nuove tecnologie. Un esempio che ben mette in evidenza il potenziale del visual designer nel campo dell’apprendimento.

Ancoraggio ai reali bisogni comunicativi e implementazione di soluzioni contemporanee di visual design sono i comun denominatori delle tesi in Comunicazione visiva, ben esemplificate da questi due lavori. Tesi che sono progetti reali e concreti, ai quali le studentesse e gli studenti giungono attraverso la frequentazione di un corso preparatorio ideato appositamente per renderli consapevoli e responsabili del proprio percorso d’apprendimento e progettuale. Una prima e vera finestra sul mondo del lavoro: si potrebbe definire così quest’esperienza che gode di una Commissione formata da affermati accademici e professionisti. Un binomio, quello tra cultura universitaria e pratica professionale, nel quale ritroviamo l’essenza della formazione in Comunicazione visiva e, più in generale, di tutta la SUPSI, con l’obiettivo di formare i professionisti del futuro e generare sinergie ampiamente riconosciute nel mercato del lavoro locale ed internazionale. 

 

Desirée, 25 anni, Laureata in Comunicazione visiva

La distanza determina la percezione che ognuno ha del mondo, delineandone i contorni e influenzandone la visione.
Da questa premessa ho sviluppato, con il mio relatore Sylvain Esposito – laureato Bachelor in Comunicazione visiva alla SUPSI – “Optotype”, un font che fa da base per un workflow malleabile e adattabile. Un’esperienza concreta e intensa che mi ha proiettato direttamente nella mia professione e di cui farò certamente tesoro.


Naomi, 25 anni, Laureata in Comunicazione visiva

La didattica deve plasmarsi secondo l’evoluzione delle nuove generazioni, considerando l’affinità che i giovani hanno con le nuove tecnologie.
Per questo ho realizzato, con la mia relatrice Alessandra Dal Ben, il progetto “Formare - Materiale didattico crossmediale”. In questo percorso ho affrontato un vero progetto professionale nel quale ho potuto anche mettere a frutto le necessarie soft skills per interagire con i diversi attori di una committenza reale. 

 

Articolo a cura di SUPSI

 

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