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AvanTINel Wyoming sorgerà il più grande impianto di cattura di carbonio al mondo

02.11.22 - 08:00
Il Project Bison mira ad aspirare dall’aria 5 milioni di tonnellate di CO2 l’anno entro il 2030 per stoccarla sottoterra
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Nel Wyoming sorgerà il più grande impianto di cattura di carbonio al mondo
Il Project Bison mira ad aspirare dall’aria 5 milioni di tonnellate di CO2 l’anno entro il 2030 per stoccarla sottoterra

La società statunitense CarbonCapture Inc realizzerà e gestirà nello stato del Wyoming, negli USA, quello che dovrebbe diventare a tutti gli effetti il più grande impianto di cattura diretta di anidride carbonica dall’aria del mondo. Il nuovo impianto, chiamato Project Bison, a regime promette di rimuovere 5 milioni di tonnellate di CO2 dall’atmosfera ogni anno immagazzinandola nel sottosuolo, superando così quello islandese che è già stato messo in attività dall’azienda svizzera Climeworks. Si tratta di una quantità pari alle emissioni di un milione di veicoli a gas guidati per un anno.
Il Project Bison si basa sulla tecnologia DAC (Direct Air Capture) per la cattura di CO2 direttamente dall’aria, attraverso un sistema che emula la fotosintesi di piante ed alberi con una serie di reazioni chimiche. L’impianto, nello specifico, sarà costituito da decine di dispositivi delle dimensioni di un container in grado di aspirare CO2 e basati su un’innovativa architettura di sistemi modulari. Le macchine a cattura diretta dell’aria attireranno la CO2 e la tratterranno con assorbenti solidi, quindi la sottoporranno a calore per trasformarla in CO2 concentrata.
Questa CO2 può essere poi mineralizzata in formazioni rocciose trasformandola virtualmente in carbone solido da stoccare o può essere miscelata e compressa in modo permanente con liquidi inerti per poi essere stoccata in pozzi sotterranei. Il Wyoming, ad esempio, è caratterizzato da decine di miniere dismesse a disposizione dove sversare la CO2. In alternativa, la CO2 può essere data anche a quelle aziende la cui produzione ne richieda l’uso, dai combustibili green al calcestruzzo e ai materiali per l’edilizia di nuova generazione, finanche alla produzione di acqua frizzante e bevande gassate.
Nel caso del Project Bison, lo sviluppatore dello stoccaggio del carbonio Frontier Carbon Solutions inietterà il gas in acquiferi salini profondi. Per ridurre al minimo la carbon footprint del progetto, il sistema sarà completamente elettrificato. L’impianto dovrebbe entrare in funzione alla fine del 2023. In una prima fase, l’impianto riuscirà ad aspirare circa 10.000 tonnellate di CO2 dall’atmosfera nell’arco di un anno. Ma l’azienda precisa che entro il 2030 il Project Bison sarà in grado di raggiungere una capacità di cattura e stoccaggio pari a 5 milioni di tonnellate l’anno.
Al momento il problema principale sta nel fatto che i vari sistemi di Direct Air Capture sono ancora molto costosi. Una tonnellata di CO2 catturata, infatti, costa centinaia di dollari. Il Project Bison, tuttavia, è favorito dalla recente legge sulla riduzione delle emissioni approvata dal Congresso degli Stati Uniti, che ha aumentato il sussidio governativo per la cattura di CO2 da fonti inquinanti da 50 a 85 dollari per tonnellata metrica. Per ogni tonnellata di CO2 catturata, poi, CarbonCapture venderà “crediti di carbonio” alle aziende che intendono compensare le proprie emissioni.

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