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La barca robotica dotata di AI che raccoglie i rifiuti di plastica

AvanTILa barca robotica dotata di AI che raccoglie i rifiuti di plastica

24.06.22 - 08:00
ClearBot Neo è la prima barca intelligente che pulisce porti e fiumi per tenere i rifiuti di plastica fuori dall’oceano.
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La barca robotica dotata di AI che raccoglie i rifiuti di plastica
ClearBot Neo è la prima barca intelligente che pulisce porti e fiumi per tenere i rifiuti di plastica fuori dall’oceano.

Uno dei più gravi problemi ambientali è quello riguardante l’enorme quantità di rifiuti di plastica che ogni anno finiscono nelle acque degli oceani. Una possibile soluzione alla questione potrebbe arrivare da una startup di Hong Kong, la Open Ocean Engineering, che ha sviluppato Clearbot Neo, una barca robotica dotata di intelligenza artificiale che può pattugliare i porti delle città raccogliendo autonomamente spazzatura galleggiante prima che finisca in mare aperto.

Clearbot Neo è lunga appena tre metri, ha un motore elettrico alimentato da una batteria solare rinnovabile e si muove per raccogliere i rifiuti lungo rotte designate. La sua natura compatta lo rende ideale per l’uso in porti, canali e fiumi. Sfiorando la superficie, raccoglie i rifiuti galleggianti su un nastro trasportatore di bordo montato vicino alla sua prua, tra i suoi doppi scafi, che poi vanno a finire in un contenitore vicino alla poppa. La barca può portare fino a una tonnellata di rifiuti al giorno per il riciclaggio o lo smaltimento.

Clearbot Neo utilizza l’AI per riconoscere e registrare i rifiuti che raccoglie, dividendoli per tipologia. È inoltre dotata di un sistema a due fotocamere. Una rileva la superficie dell’acqua in modo che il robot possa identificare i rifiuti ed evitare la vita marina, altre imbarcazioni e ostacoli per la navigazione. La seconda fotografa ogni pezzo di spazzatura che cade sul nastro trasportatore e ne trasmette l’immagine e la posizione GPS al sistema di conformità dei dati dell’azienda, che funziona sulla piattaforma Azure di Microsoft. Quando questi dati vengono messi insieme ad altre variabili, come informazioni sulla corrente marina e le maree, le autorità marittime possono identificare anche l’origine dei rifiuti.

I fondatori della startup, gli ingegneri informatici Sidhant Gupta e Utkarsh Goel, hanno avuto l’idea di Clearbot Neo durante un viaggio a Bali, osservando come le persone del posto pescavano i rifiuti di plastica a mano. Ciò ha portato i due partner a pensare a un modo per automatizzare questo processo lento e macchinoso. Hanno così realizzato vari prototipi che sono serviti a perfezionare la barca, fino ad arrivare al modello finale. La parte più impegnativa del progetto è stata lo sviluppo di un modello di AI in grado di rilevare e identificare i rifiuti nell’acqua. Nella primavera del 2020 sono riusciti a ottenere un’AI for Earth da Microsoft e nel corso dell’anno successivo hanno sviluppato il modello interamente sulla piattaforma Azure.

Le Nazioni Unite hanno stimato che il 95% dell’inquinamento da plastica nei mari passa attraverso 10 grandi fiumi, otto dei quali si trovano in Asia. Un volume di rifiuti che potrebbe triplicare entro il 2040, per un totale di 37 milioni di tonnellate finite negli oceani. «Se ripuliamo i nostri fiumi e porti, stiamo aiutando a ripulire i nostri oceani», ha affermato Gupta. «Spero che presto Clearbot Neo sia in grado di raggiungere porti e fiumi di tutto il mondo: le pulizie mondiali hanno bisogno anche di lei».

 

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