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STATI UNITIUn dirigibile a idrogeno come mezzo di trasporto merci del futuro?

02.02.22 - 08:00
La start-up H2 Clipper potrebbe rivoluzionare il trasporto aereo grazie a mezzi sostenibili e veloci
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Un dirigibile a idrogeno come mezzo di trasporto merci del futuro?
La start-up H2 Clipper potrebbe rivoluzionare il trasporto aereo grazie a mezzi sostenibili e veloci

La start-up californiana H2 Clipper, specializzata in tecnologia aerospaziale e nello sviluppo di energie alternative, sta pensando di rilanciare i dirigibili a idrogeno utilizzandoli come soluzione di trasporto merci per il carico intercontinentale e per viaggi ecosostenibili. Il progetto del suo ambizioso dirigibile, infatti, promette emissioni zero ed è concepito per essere circa dieci volte più veloce delle tradizionali spedizioni via mare o terra, garantendo un risparmio del 70% rispetto al costo di utilizzo degli aerei cargo già esistenti.
Secondo l’azienda, il velivolo sarebbe in grado di trasportare carichi utili fino a 150 tonnellate, offrendo uno spazio di carico pari a 7.530 metri cubi. Il dirigibile dovrebbe avere un’autonomia di 6.000 miglia ad una velocità di 280 km/h, inferiore rispetto ad un aereo ma capace di spostare carichi circa 7-10 volte più velocemente di una barca, e con emissioni zero. Ad esempio, potrebbe consegnare le merci direttamente da una fabbrica in Cina a un centro di distribuzione negli Stati Uniti in meno di 36 ore.
Il dirigibile userebbe come gas di sollevamento l’idrogeno, che fornisce circa l’8% in più di sollevamento per volume rispetto all’elio, a un prezzo inferiore di circa 1/67. La propulsione sarebbe completamente elettrica, alimentata da idrogeno liquido fatto passare attraverso una cella a combustibile. Il velivolo funzionerebbe in modo efficiente per missioni che vanno da meno di 804 km a ben oltre i 9.656 km e questo significa che collegherebbe due punti qualsiasi del globo con un singolo rabbocco di carburante. Inoltre, la parte superiore sarà ricoperta di celle fotovoltaiche, che teoricamente potrebbero consentirgli di generare il proprio idrogeno se dovesse trasportare una fonte d’acqua e un elettrolizzatore.
Il problema principale riguarda l’utilizzo dell’idrogeno che, come qualsiasi altra sostanza infiammabile, è attualmente vietato come gas di sollevamento negli Stati Uniti e in Europa. Ma secondo Rinaldo Brutoco, fondatore e CEO di H2 Clipper, «con i moderni standard ingegneristici, non c’è dubbio che l’idrogeno potrebbe essere reso un gas di sollevamento sicuro», sottolineando che l’unico modo per scoprirlo con certezza sarebbe quello di sviluppare e certificare un dirigibile a idrogeno di prossima generazione, e questo richiederebbe milioni di investimenti, contro il possibile rischio che il programma possa essere chiuso dalle normative.
I dirigibili di H2 Clipper inizialmente saranno pilotati, ma alla fine potrebbero diventare completamente autonomi. Concepiti per il decollo e l’atterraggio verticale, non avrebbero poi bisogno di infrastrutture speciali come aeroporti. Insomma, questi velivoli rappresenterebbero un’importante alternativa nel sistema della logistica dei trasporti, essendo più economici degli aerei, più veloci delle navi, con una portata praticamente illimitata e un’eccellente flessibilità operativa. E, soprattutto, sarebbero a emissioni di carbonio praticamente nulle.
La società stima il primo test con un prototipo in scala ridotta entro il 2024, mentre il primo modello a grandezza naturale dovrebbe decollare nel 2027.

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