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AUSTRALIACelle solari al rame hanno ottenuto il record mondiale di efficienza

17.12.21 - 08:00
SunDrive ha realizzato le prime celle solari al silicio senza argento che promettono di ridurre il costo dei pannelli
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Celle solari al rame hanno ottenuto il record mondiale di efficienza
SunDrive ha realizzato le prime celle solari al silicio senza argento che promettono di ridurre il costo dei pannelli

Le celle al silicio cristallino sono le più utilizzate nell’industria solare e rappresentano circa il 95% di tutte le installazioni. Queste celle utilizzano argento prezioso per condurre l’elettricità. L’azienda australiana SunDrive, tuttavia, sta sviluppando una valida alternativa che utilizza il rame, un materiale sicuramente più economico e sostenibile. Gli ultimi test hanno infatti dimostrato che l’uso di questo metallo possa far raggiungere alle celle solari al silicio di dimensioni commerciali un’efficienza record mondiale del 25,54%.
SunDrive è una startup australiana fondata nel 2015 da Vince Allen e David Hu dell’University of New South Wales (UNSW) che, partendo da un garage, hanno accettato la sfida di sostituire il costoso argento nelle celle solari con il ben più economico rame. Normalmente, in effetti, ogni modulo contiene in media 20 grammi di argento, equivalenti a circa il 6,1% del costo totale di costruzione di ciascuna unità. La scelta è comunque quasi obbligata dal momento che si tratta del metallo con la più alta conduttività elettrica e termica.
Gli ingegneri di SunDrive, tuttavia, sono riusciti a sostituire l’argento con il rame, materia prima 100 volte più economica, senza che le prestazioni delle celle solari in silicio ne risentissero. Anzi, la società ha di recente annunciato di aver raggiunto un’efficienza di conversione del 25,54% su una cella di dimensioni commerciali, valore certificato in maniera indipendente dall’Institute for Solar Energy Research Hamelin, stabilendo un nuovo record mondiale di efficienza che in precedenza era detenuto dello storico produttore cinese Longi Solar.
«Molte persone, me compresa, hanno trascorso molti anni cercando di dimostrare che il rame è un’alternativa economicamente praticabile e sostenibile all’argento. Non siamo mai stati totalmente in grado di convincere l’industria, ma questo è ciò che SunDrive ha fatto con questo record mondiale. Penso che questo potrebbe essere un vero punto di svolta per l’industria. Ci sarà molto interesse per come è stato raggiunto», ha affermato Alison Lennon, professoressa della School of Photovoltaic and Renewable Energy Engineering presso l’Università del New South Wales e oggi consulente di SunDrive.
Il problema principale che ha impedito ai produttori di pannelli solari di abbandonare l’argento è stato che il rame non si presta alle tecniche di produzione standard, in parte perché non si attacca bene alle celle solari. Il rame, inoltre, si ossida anche più facilmente, il che influisce sulla sua capacità di condurre corrente. Allen, tuttavia, dopo due anni di esperimenti condotti nel suo garage alla fine ha sviluppato una tecnologia che consente di far aderire in modo sicuro sottili linee di rame sulle celle solari, eliminando il problema dell’ossidazione.
L’azienda non ha ancora rivelato troppi dettagli e non è dato sapere se la tecnologia raggiungerà o meno la produzione di serie. Questo però non ha impedito a SunDrive di raccogliere già circa 7,5 milioni di sterline da Blackbird Ventures e altri grandi investitori e di ottenere più di 2 milioni di dollari tramite una sovvenzione dall’Australian Renewable Energy Agency, un ente governativo incaricato di promuovere la tecnologia verde.

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