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General Motors sta lavorando a un rover da portare sulla Luna

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12.08.21 - 08:00
Il rover lunare sarà realizzato in collaborazione con Lockheed Martin e servirà agli astronauti del programma Artemis.
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General Motors sta lavorando a un rover da portare sulla Luna
Il rover lunare sarà realizzato in collaborazione con Lockheed Martin e servirà agli astronauti del programma Artemis.

General Motors ha annunciato che sta lavorando in collaborazione con Lockheed Martin allo sviluppo di un rover lunare di nuova generazione da utilizzare nell’ambito del programma Artemis della NASA che mira a riportare l’uomo sulla Luna entro il 2024.

Per le due aziende questa partnership non è nuova. General Motors, infatti, in passato ha contribuito a sviluppare il Lunar Roving Vehicle impiegato durante le missioni Apollo 15, 16 e 17. Lockheed Martin, invece, è un’azienda americana che vanta una lunghissima esperienza nel settore aerospaziale, avendo collaborato nella realizzazione di svariati veicoli sia civili che militari e per diverse missioni della NASA.

Ora le due società hanno presentato un progetto congiunto che porterà alla costruzione di un innovativo rover, chiamato “Lunar Terrain Vehicle” (LTV), che sarà uno dei tanti veicoli che la NASA intende utilizzare all’interno del suo ambizioso progetto. Il rover è ancora nella fase iniziale di sviluppo e quindi non sono stati forniti precisi dettagli tecnici. Tuttavia, si sa per certo che il nuovo veicolo sarà un mezzo più evoluto e anche più efficiente rispetto ai suoi predecessori.

LTV sarà costruito con materiali leggeri ma allo stesso tempo molto resistenti. Sarà ovviamente elettrico, come i suoi predecessori, avendo in dotazione batterie con prestazioni energetiche molto più elevate che, insieme alle ultime tecnologie in fatto di accumulatori, gli permetteranno di spingersi verso territori inesplorati come ad esempio il freddo e roccioso Polo Sud lunare.

In effetti, grazie a un nuovo tipo di batterie e all’evoluzione dei motori elettrici, il rover sarà sviluppato per percorrere tragitti ben più lunghi di quelli dei modelli delle missioni Apollo, che avevano un’autonomia di appena 7,6 km. Ciò consentirà agli astronauti di spostarsi più rapidamente e per maggiori distanze sul suolo lunare mentre effettuano le loro missioni.

Il veicolo disporrà anche di un sistema di tecnologia di guida autonoma messo a punto dalla casa automobilistica americana che gli consentirà di spostarsi agilmente e in completo automatismo per supportare le operazioni umane. Il rover, inoltre, sarà dotato di una capacità di carico decisamente elevata, grazie alla quale sarà possibile trasportare persino materiale ferroso da studiare una volta fatto ritorno sulla Terra.

«General Motors ha fatto la storia applicando tecnologie avanzate e ingegneria per supportare il Lunar Roving Vehicle che gli astronauti dell’Apollo 15 hanno guidato sulla Luna. Lavorando insieme a Lockheed Martin e alla loro esperienza nell’esplorazione dello Spazio profondo, abbiamo in programma di supportare ancora una volta gli astronauti americani sulla Luna», ha dichiarato Alan Wexler, vice-presidente all’innovazione e alla crescita di General Motors.

«Questa alleanza riunisce la grande innovazione di entrambe le società per creare una classe di veicoli volubili. La mobilità di superficie è fondamentale per consentire e sostenere l’esplorazione a lungo termine della superficie lunare», ha invece affermato il vice-presidente di Lockheed Martin Space, Rick Ambrose.

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