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ISRAELECarne artificiale stampata in 3D

21.05.21 - 08:00
Una startup israeliana è riuscita a stampare in 3D carne identica a quella classica ma senza uccidere animali
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Carne artificiale stampata in 3D
Una startup israeliana è riuscita a stampare in 3D carne identica a quella classica ma senza uccidere animali

Negli ultimi anni la sensibilità riguardo all’impatto che il consumo di carne da parte dell’uomo ha sull’ambiente è cresciuta considerevolmente e ciò spinge sempre più persone verso le cosiddette proteine alternative. Di conseguenza, sono aumentati i tentativi di creare carne artificiale in laboratorio e oggi un passo avanti in questo senso è stato compiuto dalla Aleph Farms, una startup israeliana che ha realizzato in 3D la prima costata di manzo che non contiene alcuna fibra animale, quindi senza sfruttare o uccidere animali.
Già nel 2018 la Aleph Farms aveva creato la prima bistecca a taglio sottile coltivata in laboratorio.
Questa, secondo Didier Toubia, CEO dell’azienda, aveva tra il 60 e il 70% del gusto e del sapore di una tradizionale. Dopo due anni di ricerca e di lavoro insieme al Technion, l’Israel Institute of Technology, la startup ha ora realizzato una costata identica sotto il profilo nutritivo e gustativo a una classica bistecca di manzo.
Il taglio di carne è stato prodotto grazie alla tecnologia di bioprinting tridimensionale che, a partire da vere cellule di manzo estratte senza infliggere dolore all’animale, ha creato parti biomediche che imitano in tutto e per tutto le caratteristiche dei tessuti naturali. Infatti, le quattro cellule primarie che compongono la carne sono: tessuto muscolare, grasso, sangue e cellule di supporto, che costituiscono il materiale, si potrebbe dire l’inchiostro, da usare nella stampante 3D.
A differenza della tecnologia di stampa 3D standard, quella di bioprinting 3D è quindi la stampa di cellule viventi reali che vengono poi incubate per crescere, differenziarsi e interagire, ricreando il muscolo, il grasso, i nutrienti e la configurazione vascolare della carne, che acquisisce così la stessa consistenza e le qualità di un pezzo ottenuto dalla macellazione del bestiame.
Questo tipo di tecnologia permetterà in futuro di produrre qualunque taglio di carne sintetica si voglia. Inoltre, potrà essere utilizzata anche per regolare tutte le caratteristiche della carne creata, quantità di grasso compresa. «Possiamo controllare tutto il processo di coltivazione, e regolando la quantità di collagene, di tessuti connettivi e di grasso possiamo creare il giusto tipo di carne per ogni mercato. Con il bioprinting 3D possiamo adattare la nostra carne ad ogni specifica esigenza», ha affermato Toubia.
La Aleph Farms ritiene che il suo innovativo metodo sia un importante balzo in avanti verso il sogno di creare «un mondo più sostenibile, equo e sicuro». Attualmente, però, le bistecche coltivate in laboratorio sono molto più costose delle loro controparti biologiche, a causa di limitazioni sia di risorse che di competenze. Nonostante ciò, l’azienda spera di aumentare la propria produzione nei prossimi anni e magari, dopo l’approvazione delle autorità competenti, di portare le costate di manzo artificiale negli scaffali dei supermercati di tutto il mondo.

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