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STATI UNITIOnline il primo progetto al mondo di reattore nucleare open source

30.03.20 - 10:21
L’Energy Impact Center ha lanciato il primo progetto open source al mondo per la progettazione di centrali nucleari
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Online il primo progetto al mondo di reattore nucleare open source
L’Energy Impact Center ha lanciato il primo progetto open source al mondo per la progettazione di centrali nucleari

Il ruolo dell’energia nucleare nella lotta ai cambiamenti climatici è un argomento abbastanza controverso. Eppure, c’è chi pensa di poter influenzare tale dibattito rilasciando progetti open source per un reattore nucleare su piccola scala che potrebbe essere costruito in soli due anni ad un costo che si aggirerebbe intorno ai 300 milioni di dollari.

Bret Kugelmass, un pioniere della robotica ed ex imprenditore della Silicon Valley, ha deciso di dire la sua in tema di battaglia ai cambiamenti climatici fondando nel 2017 un’organizzazione di ricerca senza scopo di lucro denominata Energy Impact Center (EIC). Dopo due anni di studi riguardanti le sfide che i mutamenti climatici impongono, con oltre 1.500 interviste e quasi 100 visite in loco in 15 paesi, il Centro ha stabilito che la soluzione più praticabile è una straordinaria espansione dell’energia nucleare.

Per dare seguito a tale visione, a febbraio di quest’anno l’EIC ha lanciato il progetto OPEN100, il primo programma open source al mondo per la progettazione, la costruzione e il finanziamento di centrali nucleari. «L’energia nucleare non è solo una parte della soluzione per affrontare i cambiamenti climatici; è la soluzione», ha affermato in una nota Kugelmass. «OPEN100 cambierà radicalmente il modo in cui implementeremo le centrali nucleari in futuro, offrendo una soluzione sostanzialmente meno costosa e meno complicata».

In effetti, uno dei principali ostacoli alla diffusione dell’energia nucleare nel mondo negli ultimi 50 anni riguarda l’aumento dei costi di produzione dei reattori e la lungaggine dei tempi di costruzione associati a progetti eccessivamente complicati. Per tale motivo, la soluzione proposta da Kugelmass è quella di tornare ai reattori ad acqua pressurizzata del secolo precedente ma riducendo di gran lunga i loro costi attraverso la standardizzazione e l’attenzione a una costruzione più rapida. «L’obbiettivo del progetto è accelerare lo sviluppo dell’energia nucleare, offrendo al mondo un’alternativa economica ai combustibili fossili», ha dichiarato Kugelmass.

In questo senso, OPEN100 costituisce appunto un modello open source per progettare e costruire nuove centrali nucleari a un costo più basso e più velocemente. Rappresenta cioè una base in grado di offrire ai costruttori, attraverso un’interfaccia web, ogni genere di informazione per la progettazione e la realizzazione degli impianti e dei loro componenti, dagli studi dei costi ai piani di costruzione. In questo modo, OPEN100 consentirà alle startup, alle società di ingegneria, alle global utilities e ai capital markets di allinearsi attorno a un quadro comune.

Al momento, i progetti di OPEN100 consistono in semplici componenti 3D come ad esempio i reattori o le turbine, senza alcun dettaglio sul loro funzionamento, sebbene il sito web dell’organizzazione affermi che nei prossimi mesi verranno rilasciati modelli più dettagliati. Inoltre, nella comunità scientifica vi sono ancora forti dubbi su come dovrebbe effettivamente avvenire il passaggio ai reattori più piccoli, per non parlare delle ovvie perplessità legate al tema della sicurezza. Nonostante ciò, Kugelmass è fermamente convinto del fatto che il suo progetto potrà rappresentare una soluzione significativa nella lotta ai cambiamenti climatici.

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