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Gli scienziati creano un’Intelligenza Artificiale da una lastra di vetro

STATI UNITIGli scienziati creano un’Intelligenza Artificiale da una lastra di vetro

16.11.19 - 08:00
I ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison hanno trovato il modo per creare vetri artificialmente intelligenti che funzionano senza il bisogno di sensori, circuiti e persino dell’elettricità
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Gli scienziati creano un’Intelligenza Artificiale da una lastra di vetro
I ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison hanno trovato il modo per creare vetri artificialmente intelligenti che funzionano senza il bisogno di sensori, circuiti e persino dell’elettricità

Finora, per creare un’Intelligenza Artificiale è sempre stato necessario l’utilizzo di un computer. Da oggi le cose potrebbe cambiare. Infatti, in uno studio pubblicato sulla rivista Photonics Research, gli scienziati dell’Università del Wisconsin-Madison hanno descritto la maniera in cui sono riusciti a sviluppare una lastra di vetro “intelligente” in grado di riconoscere le immagini e che non ha bisogno di circuiti e sensori, né tantomeno di una fonte di alimentazione. Nello specifico, la lastra di vetro è stata capace di identificare alcune cifre scritte a mano.

Per realizzare questa impresa i ricercatori hanno iniziato posizionando bolle d’aria di diverse forme e dimensioni in punti specifici all’interno del vetro. Vi hanno poi aggiunto pezzi di materiali in grado di assorbire la luce, posizionati strategicamente. Uno dei materiali scelti è il grafene.

Quando gli scienziati scrivono un numero a mano, la luce che si riflette sulla cifra entra da un lato del vetro. Il team ha appurato che le bolle e le impurità disperderebbero le onde luminose in maniera diversa a seconda del numero fino a raggiungere uno dei 10 punti designati sul lato opposto del vetro, ciascuno corrispondente a una cifra diversa.

La lastra di vetro, in sostanza, potrebbe dire al ricercatore quale numero ha visto, facendolo alla velocità della luce e senza la necessità di alcuna fonte di alimentazione come per i tradizionali strumenti informatici. “Siamo abituati al calcolo digitale, ma questo ha ampliato la nostra visione”, ha affermato Zongfu Yu, uno dei ricercatori dello studio. “La dinamica ondulatoria della propagazione della luce offre un nuovo modo di eseguire il calcolo neurale artificiale analogico”.

Insegnare alle macchine questo modo accurato di “vedere” sarà la chiave per raggiungere gli obiettivi dell’intelligenza artificiale del futuro, poiché la visione artificiale gioca un ruolo importante in tutto, dalle auto a guida autonoma fino ai robot. Anche se bisogna dire che questo vetro “intelligente” potrebbe non essere in grado di completare calcoli abbastanza complessi per tali scopi. Tuttavia, il team ha già ben in mente una possibile applicazione, ovvero la sicurezza degli smartphone.

Attualmente, infatti, quando si tenta di sbloccare un telefono tramite Face ID, un'intelligenza artificiale all'interno del dispositivo deve eseguire un calcolo, consumando inevitabilmente la batteria durante il processo. Applicando invece un foglio di vetro intelligente sulla parte anteriore del dispositivo, questo sarà in grado di eseguire l’operazione senza estrarre energia dalla batteria del telefono.

“Potremmo potenzialmente usare il vetro come una serratura biometrica, regolato per riconoscere il volto di una sola persona”, ha detto Yu. “Una volta costruito, durerebbe per sempre senza bisogno di energia o di internet, il che significa che potrebbe mantenere qualcosa di sicuro per te anche dopo migliaia di anni”.

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