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CANTONECybersecurity, un mercato da 1,09 miliardi: grande opportunità per il Ticino

03.04.18 - 22:30
Secondo la ricerca dell'Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano, la spesa si concentra fra le grandi imprese (il 78% del totale)
Cybersecurity, un mercato da 1,09 miliardi: grande opportunità per il Ticino
Secondo la ricerca dell'Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano, la spesa si concentra fra le grandi imprese (il 78% del totale)

Nel 2017 il cybercrime è aumentato in modo incessante e progressivo, con attacchi sempre più frequenti, aggressivi e sofisticati, ma di pari passo sono cresciute anche l'attenzione delle imprese alla cybersecurity e le risorse stanziate per prevenire gli attacchi. Il mercato delle soluzioni di information security in Italia ha raggiunto infatti un valore di 1,09 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto al 2016.

La spesa si concentra prevalentemente fra le grandi imprese (il 78% del totale), trainata dai progetti di adeguamento al General Data Protection Regulation, che contribuiscono ad oltre metà della crescita registrata. In oltre un'impresa italiana su due (il 51%), è in corso un progetto strutturato di adeguamento alla nuova regolamentazione Ue in materia di trattamento dei dati personali che diventerà pienamente applicabile a partire dal 25 maggio 2018 (erano appena il 9% un anno fa) e un altro 34% sta analizzando nel dettaglio requisiti e piani di attuazione. Contemporaneamente, cresce al 58% (rispetto al 15% di un anno fa) la percentuale di aziende che hanno già un budget dedicato all'adeguamento alla protezione dei dati.

Nelle aziende italiane cresce la consapevolezza dell'importanza della gestione della sicurezza e della privacy, mentre aumentano i budget stanziati. E la figura del Chief Information Security Officer sta acquisendo maggior rilevanza rispetto al passato e si assiste a una progressiva strutturazione delle funzioni preposte alla gestione della sicurezza. Il tema della sicurezza e della data protection è diventato ormai prioritario, anche grazie all'attenzione mediatica, e la gestione del rischio cyber inizia ad entrare nelle strategie aziendali. Aumentano le sfide ma sta mutando anche l'approccio delle organizzazioni con soluzioni sempre più sofisticate.

Una grande opportunità per il Ticino

Il quadro generale della posizione delle aziende italiane riguardo alla sicurezza informatica oggi rappresenta una grande opportunità per le aziende ticinesi che vogliono ampliare il proprio mercato oltre il confine. Quando si parla di sicurezza e riservatezza (da sempre attributi riconosciuti alla Svizzera a livello internazionale), lo “Swissness” è un fattore chiave molto ricercato dalle aziende sempre più sensibili riguardo all’argomento, soprattutto visto l’avvicinarsi della deadline per l’adeguamento al GDPR. Questo è uno scenario ideale per le aziende ticinesi che potrebbero potenzialmente aggiudicarsi fette importanti di un mercato che oggi vale più di un miliardo di euro e che è destinato a crescere.

Nel panorama ticinese delle istituzioni che si occupano di sicurezza informatica c’è un nuovo attore che potrebbe avere le carte in regola per fare da ponte e supportare le aziende che cercano sbocchi fuori dal Ticino. Stiamo parlando dello Swiss Institute For Disruptive Innovation (SIDI) che, considerando questo ambito uno dei megatrend dei prossimi decenni, ha deciso di sviluppare un verticale dando vita al Centro di Competenza per la Cyber Security.

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