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ATEDWhatsapp insegue WeChat

02.05.23 - 07:05
In futuro si potrà saldare un conto con un messaggino WhatsApp. Il servizio conta ormai 2 miliardi di utenti.
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Whatsapp insegue WeChat

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In futuro si potrà saldare un conto con un messaggino WhatsApp. Il servizio conta ormai 2 miliardi di utenti.

Nella sfida a base di innovazioni e tecnologie tra US e Cina entra in gioco anche la messaggistica istantanea. Infatti, a fronte di performance finanziarie non brillantissime, Mark Zuckerberg guarda a WhatsApp, la popolare applicazione che Facebook Inc. ha acquistato nel febbraio del 2014 per 19 miliardi di dollari, con l’intento di farne uno snodo cruciale per l’ecommerce. Proprio su Whatsapp si sperimenta un nuovo servizio di pagamento elettronico nel mercato del Brasile, dove da un paio di anni è già operativa Whatsapp Pay (come anche in India e a Singapore). Infatti, nel Paese sudamericano Meta ha siglato collaborazioni con i player locali di pagamento, tra cui l’argentina MercadoLibre e Mercado Pago. Naturalmente, come in ogni progetto “pilota” si parte da un mercato e da lì l’intenzione è sempre quella di estendere il servizio poi agli altri Paesi del mondo. Una vera e propria sfida lanciata a WeChat, il servizio cinese di messaggistica di Tenecent, che da anni è fra le principali modalità di pagamento in quel Paese.

Di fatto chiunque in Brasile abbia installato WhatsApp sul proprio smartphone potrà effettuare acquisti e pagare direttamente tramite l’app con carte di credito e di debito di Mastercard e Visa. La funzione si innesta sugli account WhatsApp Business per le attività commerciali: si chatta coi negozi, spulciandone virtualmente i prodotti, richiedendo informazioni in chat e, sempre in chat, ovvero via messaggino, sarà possibile dare l’ok al pagamento elettronico. Meta, che prenderà naturalmente una percentuale sulle transazioni, ha lavorato per rendere disponibile la soluzione, dovendo superare le resistenze della banca centrale brasiliana.

Come si anticipava, WhatsApp Pay è attiva in Brasile dal 2021, ma limitatamente allo scambio di denaro peer-to-peer mentre il pagamento elettronico non era esteso alle aziende. Quando un cliente vuole comprare qualcosa può mandare un messaggio al venditore, il quale può rispondere creando per lui un ordine (selezionando i prodotti dal suo catalogo). Chiaramente anche il cliente potrà farlo, scegliendo da solo i prodotti dal catalogo, se lo preferisce. Una volta creato l’ordine, il commerciante lo invia all’acquirente che può controllare che tutto sia ok e procedere al pagamento. Dovrà quindi sbloccare il pagamento con il PIN e, nel giro di pochi secondi, i soldi arriveranno sul conto del venditore. Tutto questo può essere fatto per acquisti online, ma anche per vendite al dettaglio nei negozi fisici. In base alla normativa fiscale di ogni Paese, infatti, la cassa potrebbe emettere una sorta di "scontrino WhatsApp" per abilitare l’utente al pagamento.

Pagamento che, lo precisiamo, avviene direttamente dentro l’app di WhatsApp e non serve passare né da circuiti esterni (come PayPal) né avvicinare lo smartphone al POS.

 

ated-Associazione Ticinese Evoluzione Digitale
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Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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