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CANTONEStrategia Social: è meglio fare selezione

06.12.21 - 07:57
Perché non occorre presidiare tutti i social network
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Strategia Social: è meglio fare selezione

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Perché non occorre presidiare tutti i social network

Ci sono agenzie con impronta social che arrivano dal cliente con pacchetti già pronti che includono il presidio di tutti i network possibili. Un bel PowerPoint con un carnevale di icone colorate: Facebook, Instagram, Twitter, Tiktok, YouTube, una spruzzata di gruppi WhatsApp e Telegram, che anche se sono social privati ce li hanno tutti. Ecco la parolina che incanta: il commerciale estrae dal cilindro un coniglio bianco, o un gattino che sui social va più di moda, dove c'è scritto "tutti". Questa parola di cinque lettere incanta il cliente che accarezza il gattino, pardon l'idea, di raggiungere tutto il pubblico che frequenta i social.

Questa voglia di numerosità, di audience generalista, rovina gran parte dei progetti social. Vediamo ora gli aspetti principali che influenzano la strategia, evitando così di incorrere in errori grossolani.

Budget social: visibilità organica e a pagamento
Inutile fare giri di parole: la copertura organica, ossia la visibilità non a pagamento, sui social ha fatto il suo tempo. Tiktok è attualmente l'eccezione alla regola: un video ha maggiore probabilità di diventare virale rispetto a tutte le altre piattaforme. Fino a quando durerà questa possibilità? La maggior visibilità gratuita dei contenuti è in genere prerogativa dei social più recenti, una maniera per attrarre pubblico. Anche Facebook in origine aveva altissime coperture. Poi la pacchia è finita: l'algoritmo premia contenuti di persone piuttosto che le pagine aziendali e gli spazi a pagamento non sono infiniti. Se non dispone di budget dedicati, non si ottengono risultati. In questo momento è la cruda verità.

Su Instagram, stesso proprietario (Meta, nuovo nominativo dell’azienda Facebook), la situazione non è molto diversa. Tuttavia esistono all'interno dei social alcune funzionalità che consentono di avere copertura organica: ad esempio in questo momento Instagram privilegia i reels e le stories. Ma se si vuole spingere in maniera sostanziale l'esposizione dei contenuti, serve ancora una volta budget da investire in advertising.

Sono solo due esempi ma rendono l’idea: elaborare una strategia social, contando sulla viralità gratuita dei contenuti, in questo momento è utopistico. Serve un investimento in creatività accompagnato da budget advertising, per lo meno se si vogliono ottenere risultati di vendita a medio termine.

Scegliere il social, il tono e le persone giuste
Ecco che allora occorre ancora di più non sperperare il budget con l'utopia di raggiungere tutti. Ma al di là del budget serve scegliere da principio la piattaforma social giusta in cui investire tempo ed advertising.
 
Un prodotto emozionale può essere legato al visual e promosso di Instagram, uno più tecnologico potrebbe essere spinto su Twitter, uno legato all'aumento della muscolatura potrebbe avere successo su Tiktok. Non è necessario essere su tutti i social: è importante scegliere quello più frequentato dal nostro target ed avere una presenza di qualità. Occorre ascoltare e parlare col nostro pubblico, i discorsi urbi et orbi si possono lasciare ai pontefici.

Una volta capito quale possa essere il social di riferimento, occorre puntare al dialogo con le persone che sono interessate al marchio o al prodotto: questo è un altro punto spesso trascurato. Non si può semplicemente fare esposizione del prodotto e vantarsi delle proprie qualità. Bisogna incuriosire, ascoltare le opinioni delle persone, anche le critiche, se giustificate. Occorre avere l’umiltà di scendere a livello del cliente per parlargli viso a viso. Laddove questo coraggio manchi, meglio non affrontare i social e scegliere qualche altro metodo di comunicazione. In relazione a questo aspetto, è importante anche la valutazione del tone of voice: l’approccio su un social divertente, tipo Tiktok, non deve essere per forza fun, ma sicuramente occorre tenere conto che si sta entrando in un luogo dove la comunicazione di stampo istituzionale rischia di passare in secondo piano. Tuttavia non è una regola assoluta: dipende sempre da che tipo di pubblico si vuole raggiungere. E con questo chiudiamo il cerchio.

Vuoi essere scelto? Incomincia a scegliere, a scartare le strade che non portano a nulla. Dopo averle ascoltate, rivolgiti alle persone giuste col tono di voce per loro più corretto: un passo tu e un passo loro e vi incontrerete a metà strada.


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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