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PRIME IMPRESSIONIAudi RS4, ritorno alle origini?

05.03.18 - 18:29
Cambiamento radicale nel vano motore, in cui il V8 aspirato cede il testimone al nuovissimo V6 biturbo. Ecco come va un delle auto più desiderate dagli svizzeri.
Audi RS4, ritorno alle origini?
Cambiamento radicale nel vano motore, in cui il V8 aspirato cede il testimone al nuovissimo V6 biturbo. Ecco come va un delle auto più desiderate dagli svizzeri.

Certo quell’otto cilindri aspirato da quattro virgola due litri era diventato una sorta di icona, essendo ben difficile non solo trovare una vettura famigliare con quelle prestazioni ma pure con una colonna sonora retaggio solo di quei propulsori il cui l'imitatore è piazzato attorno agli 8’000 giri al minuto.

Ora al posto del V8 aspirato troviamo una V6 biturbo di nuovissima concezione. Eresia o rivoluzione?

Il 2.9 TFSI V6 biturbo di nuova progettazione è un motore che da un lato incarna molti pregi dei motori più moderni, dall’altro rappresenta una sorta di ritorno alle origini per la RS4: già la prima generazione - datata 1999 - era spinta da un 2.7 V6 con doppio turbocompressore. Certamente manca quella colonna sonora urlante e corsaiola che solo un otto cilindri aspirato ad elevato regime di rotazione sa offrire, e ovviamente anche l’intera vettura ora si guida ben diversamente. Anziché cercare la potenza nella zona alta del contagiri si sfruttano i 170 Nm di coppia aggiuntivi disponibili lungo un intervallo di regime decisamente più ampio; l’erogazione è infatti molto rotonda e l’ago del contagiri si ritrova prevalentemente ai medi anche durante le fasi si guida più spiritate. Sebbene il limitatore ti ricordi che a 6’500 giri al minuti sia già tutto finito, di positivo c’è che una volta superata quota 5’000 il nuovo propulsore sfoggia una certa energicità per la quale si viene effettivamente ricompensati nel lasciare innestato il rapporto per qualche secondo in più. Come d’abitudine le prestazioni sono ottime: i 450 cavalli di potenza e i 600 Newntonmetri di coppia le permettono di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi, sostenuti da un cambio automatico a otto rapporti, dalla onnipresente trazione integrale e da una riduzione della massa che arriva fino a 80 kg. Il sound, basso e cupo, potrebbe essere più estroverso.

Tra le curve è sempre ancora un mostro di efficacia?

Come da tradizione la RS4 spicca non solo per la velocità con cui si proietta all’orizzonte con tanto di passeggeri e bagagli a bordo, ma pure per l’efficacia con cui passa da una curva all’altra. Detto questo è però necessario ricorrere alla modalità di guida “Individual” per adattare i diversi parametri della vettura, in particolare scegliendo la regolazione automatizzata per la risposta dell’acceleratore (altrimenti troppo brusca in “Dynamic”) e delle sospensioni, le quali in “Auto” si adattano perfettamente alla strada assicurando dei buoni livelli di aderenza. Lo sterzo comunica pochino e gli manca un po’ di sensibilità, difetto in parte compensato dal buon carico che ti fa sentire in quale direzione stanno puntando le ruote. A “muovere” realmente la vettura da una curva all’altra è in ogni caso il Torque Vectoring, costantemente al lavoro con correzioni al limite della fisica per tramutare qualsiasi input o correzioni in un effettivo cambiamento di direzione, portando la RS4 verso l’interno della curva in fase di rilascio e reagendo con solerzia qualora si effettuino delle variazioni all’angolo di sterzata. A ciò si aggiunge una trazione integrale non solo efficace ma pure divertente, dato che seguendo il positivo sviluppo dei più recenti modelli marchiati “S” ed “RS” anche qui il differenziale posteriore autobloccante rende il retrotreno più collaborativo; tanto basta per poter aprire lo sterzo in uscita di curva con grande naturalezza.

Tutto questo mantenendo invariata la praticità di una “normale” A4…

L’aspetto realmente affascinante della RS4 è sempre stato quello di non imporre nessuna rinuncia in termini di praticità pur offrendo prestazioni da sportiva vera, peraltro sfruttabili con qualsiasi condizione meteorologica, neve compresa. E questo resta invariato anche con la quarta generazione. L’adozione del nuovo propulsore porta ovviamente con se sia svantaggi (più che altro emozionali) che vantaggi )incontestabilmente oggettivi) e non rende la RS4 né migliore né peggiore di prima, ma semplicemente diversa. Meno sanguigna per l’appassionato purista e colui che al volante ci sa fare, più coerente con la filosofia della casa di Ingolstadt se valutiamo la facilità con cui è sfruttabile il suo potenziale. In vendita da inizio anno, la RS4 viene proposta a partire da 103’000 CHF.

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