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STATI UNITIEcco la LiveWire S2 Del Mar: non chiamatela Harley

16.05.22 - 07:00
Svelata la seconda elettrica del brand appartenente alla casa di Milwaukee 
harley-davidson.com
Ecco la LiveWire S2 Del Mar: non chiamatela Harley
Svelata la seconda elettrica del brand appartenente alla casa di Milwaukee 

Harley Davidson ha tirato su il sipario sulla S2 Del Mar, il secondo modello elettrico di LiveWire, brand che la casa di Milwaukee ha dedicato alle moto a batterie. Si tratta della seconda due ruote a emissioni zero sfornata dalla compagnia americana dopo la One, rispetto alla quale presenta una novità: la S2 Del Mar si basa sulla Arrow, la piattaforma modulare che rappresenterà il punto di partenza per lo sviluppo di diverse moto da oggi fino al 2026.

La caratteristica principale di Arrow è il pacco batteria strutturale a cui si collegano direttamente vari elementi della S2 Del Mar come il motore e il forcellone. Dalle immagini pubblicate da Harley Davidson, la nuova elettrica del brand LiveWire sembra una moto dalle dimensioni compatte, pensata per l’utilizzo in città o comunque su tratti brevi: non sono stati svelati dettagli riguardanti l’autonomia, ma l’azienda statunitense ha affermato che la S2 Del Mar sarà in grado di coprire fino a 100 miglia in città, pari a 160 km, mentre nessun numero è stato fornito riguardante l’autonomia a velocità sostenuta. Harley Davidson ha anticipato che la S2 Del Mar monta un motore da 59,6 kWh che dovrebbe portare la moto ad accelerare da zero a 100 km/h in 3’’5. Tale risultato è reso possibile dalla grande leggerezza della moto, che pesa 190 kg, ovvero ben un quarto in meno rispetto alla LiveWire One.

Harley Davidson ha investito fortemente sul progetto, al punto da realizzare da sola gli elementi chiave della moto come batteria e sistema di ricarica. Dal punto di vista estetico, invece, la S2 Del Mar si discosta dalla tradizione di Milwaukee: manca ad esempio il serbatoio a goccia tipico delle Harley. Il prezzo? Negli Usa si ferma a 15mila dollari, ovvero la metà della One.   

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