Cerca e trova immobili

FRIBURGOCondannato per istigazione al suicidio degli antispecisti

04.01.23 - 22:30
L'uomo aveva inviato commenti violenti ai membri di un'associazione che si batte contro lo "specismo".
Imago
I membri dell'associazione antispecista erano stati invitati a suicidarsi via e-mail lo scorso agosto. Foto dell'illustrazione.
I membri dell'associazione antispecista erano stati invitati a suicidarsi via e-mail lo scorso agosto. Foto dell'illustrazione.
Condannato per istigazione al suicidio degli antispecisti
L'uomo aveva inviato commenti violenti ai membri di un'associazione che si batte contro lo "specismo".

FRIBURGO - Quando si è visto recapitare a casa il volantino che annunciava una manifestazione "antispecista" (ndr. cioé contro la scuola di pensiero secondo cui gli esseri umani siano superiori per status e valore agli altri animali) non ci ha più visto e ha cominciato a inondare di email dai toni virulenti e offensivi e istiganti al suicidio i membri dell'associazione che quella manifestazione avevano organizzato.

Dopo qualche giorno, i responsabili di Ecologie et Altruisme (questo il nome dell'associazione), decidono di intraprendere le vie legali, consegnando ai propri avvocati le mail ricevute dove erano indicate le generalità del mittente. Per un beffardo caso di omonimia, la denuncia raggiunge prima un funzionario pubblico che lavora nel municipio della città, che si dichiara ovviamente innocente e estraneo ai fatti.

Il Ministero pubblico chiarisce in poche ore l'equivoco e gli atti di denuncia prendono stavolata la strada giusta arrivando nella cassetta della posta del vero accusato.

Si tratta di quarantenne che è stato riconosciuto colpevole di minacce ed è stato condannato a fine dicembre a una multa di 20 giorni a 160 franchi, sospesa per due anni, oltre a una multa di 500 franchi.

Mercoledì scorso l'associazione, che aveva presentato la denuncia, ha annunciato in un comunicato stampa che si sarebbe opposta al decreto penale, ritenendo che «sia stato commesso il più grave reato di coercizione».

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE