Cerca e trova immobili

ITALIAUn salone così non s'era mai visto: e il merito è dello stress

23.04.18 - 06:09
Numeri da record per la kermesse dedicata al mobile: mentre il quotidiano è sempre più difficile, la casa diventa un "luogo rifugio", dove ritemprarsi
key
Tra creazioni e suggestioni: l'installazione più vista è quella dello studio Nendo.
Tra creazioni e suggestioni: l'installazione più vista è quella dello studio Nendo.
Un salone così non s'era mai visto: e il merito è dello stress
Numeri da record per la kermesse dedicata al mobile: mentre il quotidiano è sempre più difficile, la casa diventa un "luogo rifugio", dove ritemprarsi

MILANO - Una volta, la casa era il salotto: dove invitare gli amici, rilassarsi davanti alla tv; ascoltare buona musica, giocare con i figli o concedersi un bicchiere in pace.

Ci si vede in cucina - Adesso, diventa la cucina: spazio di socializzazione che va oltre quello fisico, insidia la realtà virtuale, così interconnessa grazie ad elettrodomestici che sembrano pensare e sgravano dalle incombenze e le fatiche. Anche questo ha detto, o meglio confermato, il Salone del mobile di Milano, che si è chiuso ieri dopo sei giorni di esposizione ufficiale e numeri da record. Oltre 400mila visitatori, da 125 Paesi del mondo e in buona parte anche dal Ticino, richiamati dal design e da un tema, quello dell'arredamento, che acquista sempre più appeal e fan.

E l'installazione più vista è... - Un'occasione anche per sognare: la casa come si vorrebbe, disegnata dalla creatività che ha trovato espressione in diverse installazioni sparse per Milano. La più vista? Quella di Oki Sato, nato in Canada ma giapponese d'origine, 40 anni, titolare dello studio Nendo che a Tokyo è un materiale simile al pongo; oggetti quotidiani, i più impegnativi forse le sedie, per il resto zip, clessidre o altri pezzi con cui esplorare il rapporto tra spazio, tempo e movimento.

«Il design risolve i problemi che non sappiamo di avere» - «Disegno anche cheesecake e barche per pescatori», si presenta, raccontando come tutto sia cambiato e oggi servano stimoli, spunti, idee più che cose concrete ma effimere. «Il design è ciò che elimina lo stress, risolve problemi che le persone non sanno di avere». Prossimo appuntamento, per lui, Art Basel, a giugno. 

Ma il futuro è del bagno - Intanto, sul salone cala il sipario, se ne riparla l'anno venturo. E un giorno lontano, forse, sarà ancora qualcosa di diverso. In che senso si intuisce fin d'ora. Nessun ritorno al passato: a spodestare la cucina, oggi nel cuore della gente, c'è il bagno, luogo dove rigenerar se stessi. Ancora una volta in chiave antistress.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE