Cerca e trova immobili

SVIZZERAAttacchi informatici: «Lo stato si assuma parte dei rischi»

18.03.18 - 14:45
Lo propone il presidente della direzione di Axa attraverso una soluzione a due livelli
keystone
Attacchi informatici: «Lo stato si assuma parte dei rischi»
Lo propone il presidente della direzione di Axa attraverso una soluzione a due livelli

ZURIGO - Lo stato deve assumersi una parte dei rischi associati alla criminalità informatica: lo sostiene Thomas Buberl, presidente della direzione di Axa, una delle più grandi compagnie di assicurazioni al mondo. A suo avviso dovrebbe essere applicato un modello simile a quello in uso in Svizzera per l'energia nucleare.

In un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag, Buberl ricorda che le compagnie dispongono già oggi di soluzioni assicurative per privati e imprese che coprono i danni causati da reati informatici. Tuttavia gli attacchi che interessano sistemi importanti come le infrastrutture sono raramente assicurati.

Questo è dovuto ai costi, che possono rivelarsi estremamente elevati, afferma il manager tedesco 45enne che guida dal 2016 il gruppo francese. Per risolvere il problema Buberl propone una soluzione a due livelli: da una parte un pool di assicuratori, dall'altra una garanzia statale.

Secondo il dirigente con studi a San Gallo e una casa sul lago di Zurigo vi è inoltre un margine di miglioramento in materia di raccolta di dati: le imprese non dicono volentieri quando sono state vittima di attacchi, ma invece dovrebbero farlo. Solo così le compagnie porranno sviluppare modelli di rischio affidabili, afferma il numero uno del gruppo che a metà 2006 ha rilevato - da Credit Suisse - l'assicuratore Winterthur, società che da inizio mese agisce con il solo nome di Axa.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE