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CONFEDERAZIONENoi che spendiamo male, mangiamo peggio

04.09.17 - 07:00
La disponibilità economica incentiva consumi sbagliati: troppi dolci, carne, grassi animali, secondo il primo sondaggio alimentare MenuCh
Noi che spendiamo male, mangiamo peggio
La disponibilità economica incentiva consumi sbagliati: troppi dolci, carne, grassi animali, secondo il primo sondaggio alimentare MenuCh

LUGANO - Figli del benessere; della disponibilità economica che alimenta i peccati e il consumismo. Non è solo un luogo comune, una perifrasi dei tempi moderni. È una storia vera raccontata dai numeri, anche in Svizzera, dove le statistiche lo dimostrano: gli eccessi del portafoglio finiscono soprattutto a tavola, dove mangiamo troppa carne, troppo burro, troppi dolci. Anche quattro volte le quantità consigliate.

Duecento calorie in più al giorno - Piccoli piaceri che tutti o quasi ormai si possono permettere, senza grosse differenze di reddito o categoria sociale. Così mangiar bene e mangiar male si intrecciano, risvolto doppio e un po' paradossale di uno stesso, agiato stile di vita che si traduce in oltre 200 calorie in più al giorno; la media nazionale è di 2'232 per ogni cittadino fra i 18 e i 75 anni.

Galeotti gli spuntini - Il primo sondaggio sull'alimentazione, condotto fra gennaio 2014 e febbraio 2015 su un campione di duemila persone e solo di recente rielaborato in tabelle sul sito dell'ufficio federale per la sicurezza alimentare e veterinaria, non lascia margini all'interpretazione e alle giustificazioni. È vero che la maggioranza pranza fuori casa, dove il controllo è più difficile; ma a incentivare la scorrettezza sono gli spuntini, troppi e troppo amati. Oltre l'80% dice di concedersi una trasgressione al giorno.

Tre porzioni in eccesso di dolci - Ecco così spiegato perché dolci e snack salati sono in testa, in questa classifica al negativo. Consentiti venti grammi al giorno o giù di lì: invece, considerati anche gli alcolici, sono rispettivamente 83,4 grammi più 9,6 grammi; in Ticino 72,6 grammi + 6,6 grammi. Uomini più indulgenti delle donne, che provano a trattenersi - di un dieci grammi sul dato medio, non di più - in nome della linea. 

La carne è un vanto (sicuri?) - Anche con la carne c'è poco di cui andare fieri. Il sospetto c'era già, adesso c'è anche la conferma. Pro capite sono 110 grammi, invece di 35-40; ad eccedere sono per lo più i giovani, che arrivano anche a 129 grammi sotto i 34 anni. Quanto ai grassi, se ne assumono 64 grammi in media al giorno, ripartiti fra oli vegetali (14), grassi animali (39) e frutta oleaginosa o avocado (10). Non andrebbe così male, non fosse per burro e simili: la dose consigliata è di appena 10 grammi al giorno. In questo senso, il Ticino ha di che farsi bello: ne usa "solo" 20 grammi invece di 40.

Pochi cereali, ma troppo pane - Poi c'è la faccia opposta della medaglia. Perché l'altra complicazioni del non avere problemi economici di sorta è che si sceglie che cosa sì e che cosa no, spesso penalizzando ciò che darebbe più beneficio. Vedi cereali, patate e legumi, circa 300 grammi invece di 400 complessivi, ma con un contributo preponderante del pane (115 grammi) che dovrebbe essere più circoscritto nel consumo, rispetto a ceci o fagioli. Alla fine, sono 2,4 porzioni consumate invece di tre.

E la frutta? Latita... - Idem frutta e verdura: le cinque porzioni suggerite sono quattro, quando va bene; solo il 12,4% segue il consiglio dei dietisti. La maggioranza, comunque, resta più in basso: ne prende fra le due e le tre. Latte e latticini, infine: due porzioni invece di tre. Ticino più indietro degli altri con lo yogurt; alla fine, il litro di latte assunto quotidianamente non basta a raggiungere la Svizzera tedesca, dove si supera il litro e tre, si mangiano 53 grammi di yogurt e 52 di formaggio. 

 

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