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CANTONE/SVIZZERA«Troppo buona per buttarla»: arriva la cena a metà prezzo

14.10.16 - 06:04
Comprare con lo sconto ciò che l'indomani non potrebbe essere venduto: l'app "Too good to go", che mette in rete ristoranti, negozi e clienti, vuole sbarcare in Ticino
«Troppo buona per buttarla»: arriva la cena a metà prezzo
Comprare con lo sconto ciò che l'indomani non potrebbe essere venduto: l'app "Too good to go", che mette in rete ristoranti, negozi e clienti, vuole sbarcare in Ticino

LUGANO - Panettieri, fruttivendoli, ristoratori, pasticceri, attenti: questo appello è per voi. Ve lo rivolge dal canton Zurigo Jörgen Munter: è ora di finirla con il cibo che si butta a quintali all'ora di chiusura. Perché non rivenderlo a metà prezzo: guadagnarci almeno un po' e render meno assurda la propria fatica. 

Ci guadagna anche chi non compra né vende - Che non si misura (né svilisce) in soldi, beninteso: ma in clienti che l'apprezzano, incentivati anche dal risparmio. Giacché tutti, a ben guardare, ne traggono profitto: chi vende, chi compra e chi nessuna delle due, ma beneficia di tonnellate di inquinanti che non si disperdono nell'aria causa smaltimento. «Safe food, safe money, safe the planet» è lo slogan di Too good to go: che dopo il successo in Svizzera tedesca, dove esiste da giugno, e lo sbarco in quella romanda, qualche settimana fa, adesso punta al Ticino.

Dalla Danimarca a nove Paesi e due continenti - «Ci piacerebbe molto estenderci nella Svizzera italiana, siamo molto interessati», ammette Munter, fra gli ideatori di un'app concepita in Danimarca nel 2015 «da due miei amici», lanciata la scorsa estate in Gran Bretagna e oggi presente «in nove Paesi del mondo, da New York alla Norvegia, per un migliaio di "scambi" al giorno». Persone che, approfittando anche di un servizio di geolocalizzazione, provano a cenare con lo sconto, dopo aver individuato, fra i ristoranti in zona, la proposta di giornata che interessa. «Ci sono trattorie, ristoranti etnici, piccole botteghe», racconta Munter: che decidono giorno per giorno se e che cosa rischia di diventare spazzatura e provano a rivenderlo a prezzo ribassato. «Più o meno la metà di quello di listino. Una minima parte va a noi, per la gestione dell'app che mette in rete il cibo: di ottima qualità e con la sola pecca che il giorno dopo non sarebbe più fresco».

Tanta acqua risparmiata come il fiume Volga - Finora si sono così risparmiati miliardi di dollari e tonnellate di cibo, CO2 e acqua. Perché l'obiettivo primo, quello che ha dato il la all'iniziativa, era e resta risparmiare non tanto il denaro, ma acqua e anidride carbonica. Secondo la Fao, ogni anno vengono sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti commestibili, coltivati sul 28% dei terreni agricoli disponibili nel mondo, per 3,3 tonnellate di gas serra emessi e uno spreco d'acqua grande come il flusso del fiume Volga: o un'ora e mezza di doccia per ciascuno dei sette miliardi di persone che abitano la terra. Non fa bella eccezione la Svizzera, con il suo milione di tonnellate stimato solo nei ristoranti. 

Un po' di tecnologia per migliorare il mondo - Può la tecnologia cambiare le cose? «Ci prova». Il meccanismo è semplice: basta prenotare, pagare online, passare a ritirare entro un tempo massimo, di solito 45 minuti, o disdire in fretta se si cambia idea, in modo che altri possano approfittarne. Quello che non interessa può essere comprato per gli altri: con una donazione a beneficio dei meno abbienti cui il cibo può così venire consegnato senza che nessuno ci perda. 

 

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COMMENTI
 

Kama 7 anni fa su tio
Sarebbe davvero bello se funzionasse anche qui in Ticino! Quando vado al supermercato spesse volte guardo gli scaffali pieni di generi alimentari a media-breve scadenza e mi vien male pensare quanto ben di dio viene buttato giornalmente...soprattutto la carne, quanti animali uccisi per niente :-(
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